Ginecologia, la commissione Apss ha finito: ora la giunta esamina il rapporto sulle condizioni di lavoro
Nuovo passaggio delicato, dopo i dubbi e le denunce sul clima nel reparto del Santa Chiara, esplosi in seguito al caso di Sara Pedri, la dottoressa scomparsa. Conclusa anche la verifica svolta a Trento dagli ispettori ministeriali
TRENTO. Ieri, venerdì, la commissione interna d'inchiesta Apss ha concluso il suo lavoro d'indagine sulle condizioni di lavoro nel reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Santa Chiara di Trento.
La commissione, guidata dal dottor Antonio Ferro, responsabile del settore prevenzione, ora consegnerà alla giunta provinciale il rapporto, frutto anche di una serie di audizioni di persone cher lavorano nel reparto.
La vicenda è scoppiata dopo le affermazioni fatte anche in tv dai familiari della giovane ginecologa forlivese Sara Pedri, della quale si sono perse le tracce all'inizio di marzo in val di Non.
Si era da poco trasferita all'ospedale di Cles dopo un periodo al Santa Chiara che l'aveva particolarmente segnata, come racconta nelle sue ultime lettere, ritrovate dai carabinieri nell'appartamento della giovane.
Ora, come ha spiegato ieri il presidente Maurizio Fugatti, le conclusioni cui è giunta la commissione d'inchiesta saranno oggetto di un'attenta valutazione da parte dell'esecutivo provinciale.
Sullo sfondo c'è anche il "giallo" riguardante le dimissioni del direttore generale dell'Azienda sanitaria, Pier Paolo Benetollo, che ha rimesso il mandato in seguito alla vicenda del rinnovo dell'incarico a Saverio Tateo. primario del reparto sotto inchiesta.
Ieri, a margine della riunione di giunta, Fugatti ha comunicato che per il momento Benetollo resta al suo posto. La decisione finale è sospesa.
La situazione è sospesa: si vedrà nei prossimi giorni come finirà questo capitolo di una storia sempre più complessa che, oltre a preoccupare per il merito oggetto d'indagine, ha messo in crisi le relazioni fra i vertici della Provincia e dell'Apss.
La questione riguardante il reparto del Santa Chiara è stata oggetto anche di una verifica da parte degli ispettori inviati a Trento dal ministero della salute, Roberto Speranza: dopo alcuni giorni trascorsi a Trento, sono rientrati a Roma.
A quanto è dato conoscere, completeranno il proprio lavoro nel giro di tre-quattro settimane e consegneranno un rapporto al ministro.