I giudici del tribunale di Marsala hanno assolto Jessica Pulizzi, 26 anni, dall'accusa di concorso nel sequestro della sorellastra Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo (Trapani) il 1° settembre 2004, quando aveva poco meno di 4 anni.Cade, dunque, la pista della vendetta in famiglia seguita dalla Procura dopo avere escluso quella di un rapimento a opera di zingari o di trafficanti di organi. Jessica Pulizzi era accusata di avere rapito Denise perchè sconvolta dalla scoperta che la piccola era nata da una relazione tra il padre, Piero Pulizzi, e Piera Maggio. L'inchiesta però ha dovuto fare i conti con segnalazioni inattendibili, depistaggi, falsi pentiti e un cumulo di bugie. Le indagini ha prodotto solo la condanna a due anni per false dichiarazioni al pm di Gaspare Ghaleb, l'ex fidanzato di Jessica.
Ma Piera Maggio, la mamma di Denise non si rassegna. «Una persona - protesta - è stata assolta nonostante gli indizi univoci e convergenti. Non credo più nella giustizia italiana. Oggi Denise è stata nuovamente sequestrata. Non smetterò mai di ripetere che Jessica Pulizzi ha rapito Denise e il suo entourage l'ha coperta». Il procuratore di Marsala, Alberto Di Pisa, annuncia ricorso in appello, mentre si attende la pronuncia del gip Annalisa Amato sull'opposizione della parte civile alla richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura, nel procedimento che vede indagati, per concorso nel sequestro di Denise, Anna Corona (madre di Jessica) e altri. «Ho sempre detto di essere innocente. I giudici mi hanno creduta: dopo 9 anni da incubo hanno preso la decisione che dovevano prendere. Spero facciano giustizia per Denise», il commento di Jessica Pulizzi.