Il Pdl si spacca Alfano: gruppi autonomi
Il dado è tratto: dopo una giornata convulsa, nella quale i "governativi" hanno fatto di tutto per salvare l'unità del Pdl, il partito si è spaccato. Angelino Alfano ha annunciato: "Non aderiamo a Forza Italia". E così, nei due rami del Parlamento, nasceranno gruppi autonomi. Il nome? "Nuovo Centrodestra"
Il dado è tratto: dopo una giornata convulsa, nella quale i "governativi" hanno fatto di tutto per salvare l'unità del Pdl, il partito si è spaccato. Angelino Alfano ha annunciato: "Non aderiamo a Forza Italia". E così, nei due rami del Parlamento, nasceranno gruppi autonomi. Il nome? "Nuovo Centrodestra".
Ad accelerare la scissione, rispetto al Consiglio nazionale di domani che sancirà la rinascita di Forza Italia, è stata la decisione di annullare l'ufficio di presidenza del Pdl per modificare il documento da portare al Cn. L'ipotesi di tenere la riunione era stata presa in considerazione da Silvio Berlusconi al termine di un lungo incontro con Angelino Alfano e la delegazione dei ministri del Pdl. Ma il Cavaliere ha cambiato idea dopo la constatazione che, in caso di convocazione, ci sarebbero state numerose assenze di peso per ragioni politiche.
La disdetta della riunione è stata accolta dai governativi come la dimostrazione che i lealisti puntavano alla rottura. Si chiude dunque l'epoca di un centrodestra governato da un leader assoluto, Silvio Berlusconi.
Alfano ha accusato: "Mi trovo qui per compiere una scelta che non avrei mai pensato di compiere: non aderire a Forza Italia. Questa mia decisione nasce dal fatto che queste settimane mi hanno dato la riprova di quanto abbiano prevalso le forze più estreme all'interno del nostro movimento politico. Sento fortissimo il bisogno di ribadire che in questi 20 anni non abbiamo sbagliato speranze, ideali e persona: siamo amici del presidente Berlusconi al quale ribadiamo amicizia e sostegno".
I nuovi gruppi annunciati dal vicepremier dovrebbero poter contare su 33 senatori e 27 deputati.