Cassazione: 30% dei matrimoni salta per colpa della suocera
«Il 30% delle separazioni dipende dalla ingerenza della suocera (di lui o di lei)», nei matrimoni, tanto che la «Cassazione due anni fa ha sancito l'addebitabilità della separazione nei confronti di quel coniuge che si manifesta eccessivamente succube o dipendente dei propri genitori invadenti, che pongono in essere indebite ingerenze nel menage familiare»: lo dice il presidente dell'Associazione degli avvocati matrimonialisti, Gian Ettore Gassani
"Il 30% delle separazioni dipende dalla ingerenza della suocera (di lui o di lei)", nei matrimoni, tanto che la "Cassazione due anni fa ha sancito l'addebitabilità della separazione nei confronti di quel coniuge che si manifesta eccessivamente succube o dipendente dei propri genitori invadenti, che pongono in essere indebite ingerenze nel menage familiare": lo dice il presidente dell'Associazione degli avvocati matrimonialisti, Gian Ettore Gassani, commentando la sentenza della Cassazione sul marito "mammone".
"La Suprema Corte - aggiunge Gassani - ha confermato un principio piuttosto consolidato: le ingerenze della suocera e le dipendenze dei mammoni sono da considerarsi fatti gravi che possono determinare la fine di un matrimonio". "Nel caso specifico - conclude il presidente Ami - la Cassazione ha applicato tale principio anche nell'ambito del riconoscimento (delibazione) di una sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio (sentenza 19691/14)".