Nuovi ticket sanitari, saranno in meno a pagarli

di Angelo Conte

Aumenti dell'Itea e introduzione dei ticket? Tutto è «modificabile a patto che i saldi si mantengano invariati». A dare la linea sui punti caldi della finanziaria provinciale è il presidente della Provincia, Ugo Rossi, che ha affrontato la sua maggioranza per spiegare in maniera ufficiale ai partiti della coalizione i contenuti del disegno di legge licenziato lunedì dalla giunta.

 

«Si tratta di un confronto necessario - ha spiegato Rossi prima della riunione tenutasi in serata - al fine di capire quali modifiche e richieste ci siano prima di andare in commissione e in aula».


Nel corso della riunione, durata circa tre ore, gli assessori hanno presentato ai partiti i provvedimenti di loro competenza. E hanno, per ora, risposto a due dei nodi che erano stati aperti dalla maggioranza e, in particolare dal Pd, sulla finanziaria.
I nodi da sciogliere prima della riunione di maggioranza erano quelli relativi ai ticket, su cui il Pd in particolare aveva espresso molte perplessità. E, come segnalato ieri nel vertice tra i sindacati e il vicepresidente della giunta, Alessandro Olivi, quello degli aumenti degli affitti minimi per gli inquilini Itea meno abbienti. Secondo quanto previsto dalla finanziaria provinciale si prevedeva di passare dai 25 euro al mese attuali ai futuri 50 euro. Da parte loro i sindacati, a partire da Walter Alotti della Uil, spiegano come «recentemente ci sia stato già un raddoppio dai 12 ai 25 euro. Passare a 50 euro ora è eccessivo».


Sul primo nodo, quello dei ticket sulle prestazioni sanitarie, pari a 10 euro da pagare per le fasce oggi non esenti, l'annuncio dell'assessore Donata Borgonovo Re è stato quello di voler alzare il numero degli esenti, portando il limite del reddito lordo famigliare sotto il quale non si pagherà da 30.000 a 40.000 euro annui.

 

«La questione - afferma Rossi - si è risolta da sola, nel senso che abbiamo chiarito come, grazie ai dati della Sogei, portando l'asticella a 40.000 euro il gettito rimarrà di fatto inalterato attorno ai 3,1 milioni di euro. Non solo: abbiamo ribadito che le fasce esenti dai ticket rimarranno tali anche dopo: si tratta, per fare un esempio, dei pensionati sotto un certo reddito, dei bambini, dei malati cronici, delle madri in maternità e così via. Gli esenti sono oggi il 70% di coloro che ricevono le prestazioni». A pagare saranno dunque il 30% di chi oggi riceve prestazioni sanitarie: in totale dovrebbero essere quindi 30.000 le prestazioni cui sarà associato il ticket da 10 euro. «Si tratta - sottolinea ancora Rossi - di un ticket che già c'è in tutta Italia e anche nelle regioni vicine, con la differenza che in Veneto o in Lombardia non ci sono le esenzioni come quelle che vogliamo inserire».

 

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Sul fronte dell'Itea è arrivata l'altra novità della riunione di maggioranza, con l'assessore Carlo Daldoss che ha spiegato come l'aumento degli affitti minimi passeranno da 25 a 40 euro e non più a 50 euro come era stato previsto in un primo momento.


Il principio di fondo, spiega Rossi, per le modifiche resta quello di garantire i saldi della finanziaria. Il presidente della Provincia conferma il principio in generale e quindi, per ora, spiega di voler andare avanti con forza anche sul fronte dei tagli dei salari dei dirigenti medici e della Provincia. Da parte dei vertici delle due categorie nei giorni scorsi sono arrivate dure critiche verso il provvedimento: «Ci possono essere delle proteste, è normale, ma si tratta di un contributo di solidarietà su cui intendo andare avanti. In fasi come queste, dobbiamo essere in grado di farci carico di momenti di difficoltà».

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