Maggioranza, un autogol da 89 milioni di euro
Costerà in ogni caso sei milioni di euro il clamoroso errore della maggioranza provinciale che ieri durante la discussione per la Finanziaria ha votato per sbaglio un emendamento di Filippo Degasperi (M5S) che cancellava l'addizionale Irpef.
Si profilava, di fatto, un ammanco per le casse della Provincia, nel 2015, di 89 milioni di euro, poi il confronto nottetempo con le opposizioni ha portato a un'intesa su un emendamento correttivo che, a fronte del rientro del'addizionale prevista, stabilisce sgravi fiscali di sei milioni tramite un fondo speciale che riconsoce agevolazioni sull'addizionale stessa riservate ai titolari di reddito da pensione.
Questo nuovo emendamento, sempre a prima firma Degasperi, rinvia a una norma successiva che stabilirà con precisione i requisiti per poter accedere agli sgravi. Per quanto riguarda la copertura dei sei milioni, si indica una riduzione del fondo di riserva per spese oibbligatorie e di ordine di parte capitale.
Ieri l'incidente era avvenuto in un'aula caratterizzata da distrazioni e noia, durante le votazioni di una enorme quantità di emendamenti dell'opposizione; in un'occasione era mancato il numero legale, in qualche altra lo stesso presidente Ugo Rossi aveva sbagliato a votare.
Ma il patatrac aveva riguardato una voce molto importante del bilancio e la disattenzione e una certa sciatteria messa in mostra dalla maggioranza hanno costretto a una sospensione immediata della seduta, per avviare trattative con la minoranza, che ovviamente cantava vittoria. Rossi che dopo aver consultato i tecnici di piazza Dante aveva proposto una taglio dell'adizionale oscillante fra i 2,2 e i 3,7 milioni, ricevendo una risposta negativa: alla fine l'accordo sui sei milioni, portato in aula poco fa, nella seduta apertasi alle 8.30.
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