Tsipras all'Ue: la sinistra al governo in Grecia porterà giustizia rispettando le regole
Un futuro governo di Syriza «manterrà gli impegni della Grecia» con l’Europa «in quanto membro dell’Eurozona» sulle regole per il bilancio e gli obiettivi per l’eliminazione del deficit: lo scrive oggi in un editoriale sul Financial Times Alexis Tsipras, indicato dai sondaggi come il probabile vincitore del voto di domenica, in quella che sembra un’offerta «di pace» ai partner europei e ai creditori internazionali di Atene.
Il suo esecutivo, aggiunge, introdurrà un «nuovo contratto sociale» per il Paese, che includa la fine dell’austerità e che porti «stabilità politica e sicurezza economica».
A quattro giorni dal cruciale voto del 25 gennaio, dopo settimane di preoccupazioni internazionali espresse su base quasi quotidiana e l’evocazione della possibile uscita della Grecia dall’Euro, Tsipras ribadisce i toni rassicuranti che aveva usato già il mese scorso in un editoriale sul giornale tedesco Handelsblatt: «Un governo Syriza rispetterà gli obblighi della Grecia, in quanto membro dell’eurozona, per il mantenimento di un bilancio in pareggio e si impegnerà per il raggiungimento degli obiettivi», scrive. L’incertezza sul dopo-25 gennaio ha portato nelle ultime settimane i titoli di Stato greci alla loro peggiore performance, e la Borsa di Atene ha mostrato pari debolezza.
Per Tsipras, il cui vantaggio nei sondaggi sui conservatori di Nea Dimokratia sembra crescere nelle ultime battute di campagna elettorale, negoziare per un taglio del debito greco non deve essere una tragedia o una guerra: «Abbiamo il dovere di negoziare in modo aperto, onestamente, e da eguali dei nostri partner europei. Non ha senso che le parti mostrino le armi».
Leader europei, con in testa il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, hanno detto e ripetuto che un taglio del debito ellenico non è in programma. Ma per il leader della sinistra, l’economia greca strozzata dall’austerità ha bisogno di ossigeno che solo il taglio al debito e una moratoria sui pagamenti possono dare: «Chiediamo termini per ripagare il debito che non causino recessione e non spingano la gente verso ulteriore povertà e disperazione», afferma.
Nell’editoriale, Tsipras spiega che il programma di Syriza «rimetterà in piedi la classe media» e che esso rappresenta «il solo modo per rafforzare l’eurozona e rendere il progetto europeo attraente» per i cittadini. In alternativa, avverte, il campo verrà lasciato a forze come il Front National francese e ai loro alleati.
Il sostegno di Marine Le Pen, che ieri aveva detto di augurarsi una vittoria di Syriza, viene infatti respinta al mittente dalla sinistra greca: «Un voto a noi serve a cambiare le politiche dell’Europa, liberandola da fascismi e nazionalismi di estrema destra», commenta il dirigente del movimento ellenico Theofanis Papageorgiou. «Proprio l’austerità (che Syriza avversa) è una delle fonti primarie del fascismo», aggiunge Papageorgiou.
Tsipras attacca poi l’attuale premier Antonis Samaras, affermando che continuare sulla sua strada aumenterà solo l’incertezza dei rapporti tra Grecia ed Europa. «Se i greci ci daranno fiducia con il loro voto - dice - applicare il nostro programma non sarà un atto unilaterale, ma un obbligo democratico. Dobbiamo mettere fine all’austerità così da non lasciare che la paura uccida la democrazia».
Patrizio Nissirio