Mondiali di calcio nel Qatar 1.200 morti nei cantieri
Nei cantieri dei Mondiali di calcio del 2022 in Qatar, denunciano i sindacati, si sta consumando una strage: 1.200 gli operai morti finora per incidenti.
«Nei cantieri per i Mondiali di calcio del 2022 in Qatar si sta consumando una vera strage: ad oggi sono già morti 1.200 operai per incidenti e infarto».
La denuncia è dei sindacati italiani degli edili, che martedì 14 aprile a Roma faranno un presidio presso la sede della Figc mentre la sera, presso lo Juventus Stadium di Torino, ci sarà un volantinaggio in occasione dell’incontro di Champions League tra la Juventus e il Monaco.
Secondo Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, gli operai impiegati nei cantieri del Qatar, più di 1 milione provenienti principalmente da India e Nepal, hanno turni di lavoro di 16 ore, sono ridotti in condizioni di schiavitù e lavorano con temperature che raggiungono anche 50 gradi all’ombra.
I sindacati degli edili italiani, insieme alla Bwi e alla Fetbb, le Federazioni internazionale ed europea dell’edilizia, sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori in Qatar.
«Nei cantieri dei Mondiali – spiegano i segretari generali di Feneal, Filca e Fillea, Vito Panzarella, Domenico Pesenti e Walter Schiavella – continua a scorrere sangue innocente nel più assordante silenzio, e fino al 2022 il totale delle vittime potrebbe superare quota 4 mila».
«Le nostre lettere inviate mesi fa alla Figc e all’Aic non hanno avuto risposta - concludono i sindacalisti - Nei giorni scorsi ne abbiamo inviata un’altra al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai ministri Franceschini e Gentiloni. L’Italia non può assistere impotente a questo massacro, che rischia di trasformare una festa di sport come i Mondiali in una delle più grandi stragi di innocenti della storia».