Comuni, la Provincia cancella 230 milioni di debiti e libera risorse da investire in opere pubbliche
La Provincia cancella 230 milioni di euro di mutui, tutti quelli con le banche e altri enti, tranne quelli con Cassa del Trentino, cui si aggiungono 17 milioni di euro di costi accessori per le penali da pagare sulle estinzioni anticipate dei prestiti, e libera così risorse per una gran parte dei Comuni da investire nei prossimi due anni e mezzo. In totale si tratta, secondo le stime della Provincia, di 88 milioni di euro.
La delibera con cui la giunta provinciale, su proposta dell'assessore agli enti locali Carlo Daldoss, ha sancito il via al programma per cancellare una parte dei prestiti che pesano sui bilanci comunali.
La Provincia, in accordo con il Consiglio delle autonomie, ha infatti distinto le tipologie di mutui che possono essere estinti attraverso le riserve di liquidità nel bilancio provinciale e anche i soggetti con i quali è conveniente anticipare la restituzione del debito acceso.
In particolare, la delibera della giunta provinciale prevede di escludere dall'operazione i mutui che i Comuni hanno contratto con Cassa del Trentino. Anche perché, in questo caso, si tratta di una sorta di partita di giro con la spa controllata dalla Provincia che raccoglie risorse a tassi bassi e li cede poi ai Comuni come anticipazioni rispetto alle attività che essi devono finanziare durante l'anno.
Tra i mutui che vengono estinti, spiega la Provincia, ci sono quelli accesi con Cassa depositi e prestiti, con Unicredit, con Mediocredito del Trentino Alto Adige, con i Bim e con altri istituti di credito ancora.
Per quanto riguarda la tempistica, per tutti i mutui da estinguere, pari a 230 milioni di euro, il termine entro cui realizzare l'operazione è la fine di quest'anno, con delle eccezioni. Ad esempio, per quanto riguarda Cassa depositi e prestiti la Provincia indica ai Comuni di completare «l'operazione di estinzione anticipata in corrispondenza della scadenza della prima rata 2015», questo per riuscire a rendere conveniente l'uscita dal debito ed evitare che le penali per l'estizione anticipata possano annullare l'effetto positivo della cancellazione di quanto i Comuni devono ogni mese destinare a ripagare le rate e gli interessi legati ai debiti contratti con Cdp.
Lo stesso viene preso in considerazione per gli altri mutui da estinguere e che devono essere in ammortamento i mutui oggetto di estinzione, come sopra identificati, devono risultare in ammortamento al 31 12 del 2014 e con scadenza successiva al 31 dicembre 2015.
L'operazione riguarda tutti i Comuni che abbiano mutui con le caratteristiche identificate dalla delibera e in questo caso si tratta di una operazione obbligatoria. «A breve - spiega l'assessore Daldoss - le giunte comunali devono prendere delle delibere relative all'autorizzazione a estinguere i mutui. E devono farlo in fretta. Con l'operazione provinciale si liberano risorse per 88 milioni di euro che i Comuni possono usare per investimenti sul territorio». Partendo di fatto con il primo luglio, l'operazione mette a disposizione 15 milioni di euro per il secondo semestre di quest'anno, e altri 73 circa per il 20156 e il 2017. Per estinguere i mutui la Provincia usa liquidità a disposizione ma non utilizzabile per investimenti diretti perché bloccata dalle regole del patto di stabilità.