Attivista italiano filocurdo ferito nel Kurdistan iracheno
Un giovane attivista italiano filocurdo, Alessandro De Ponti, è stato ferito al confine tra Siria ed Kurdistan iracheno. Alessandro, 23 anni, di Treviglio (Bergamo), fa parte di un collettivo locale chiamato Tanaliberatutti: era partito lo scorso aprile alla volta della Tunisia, ma neppure i familiari, in stretto contatto in queste ore con la Farnesina, hanno saputo spiegare se il giovane fosse solo o se avesse viaggiato con qualche Organizzazione non governativa.
La dinamica del ferimento non è chiara, ma pare che il giovane sia stato colpito da un'arma da fuoco, forse nel tentativo di attraversare un confine. Ora si trova in ospedale, in condizioni non gravi, a Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno.
Si ipotizza che Alessandro intendesse proprio entrare nel Kurdistan iracheno, passando per la Siria, in un'area in cui si freotneggiano militarmente gli invasori dell'Isis e i partigiani della resistenza curda.
Alessandro è descritto come un ragazzo che crede negli ideali di giustizia e libertà e lotta per poterli concretare. Sul suo profilo Facebook si definisce antifascista e sul suo diario appare la citazione di una poesia del poeta e patriota ungherese Sandor Petőfi, dal titolo «Mi tormenta un pensiero».
Da tempo gli attivisti dei centri sociali italiani sono attenti alla situazione curda e appoggiano la resistenza delle popolazioni, che in questo periodo devono respingere la violenta avanzata degli integralisti islamici dell'Isis: in proposito la città di Kobane è diventataun simbolo di questa lotta di libertà.