Boko Haram attacca, massacrati almeno 25 civili
Terrore, fiamme e morte in almeno tre villaggi del nord-est nigeriano, nel tormentato stato di Borno. Ancora una volta i fondamentalisti islamici Boko Haram hanno agito indisturbati, uccidendo almeno 25 civili inermi, incendiando case e negozi, inseguendo fin nella foresta anche le donne e i bambini che cercavano di sottrarsi alla loro furia.
«I terroristi sono piombati nel villaggio di Maidakiri verso le 9 di mattina - racconta un sopravvissuto - e hanno aperto il fuoco a caso contro gli abitanti» inermi, impossibilitati a difendersi. Gli attaccanti hanno agito indisturbati benché fosse giorno perché nella zona non ci sono soldati né poliziotti: «Hanno ucciso, distrutto, incendiato. Poi sono fuggiti» nella giungla inseguendo anche chi proprio nella foresta aveva cercato di nascondersi. Il capo del distretto di Madagali ha aggiunto che anche altri due villaggi vicino a Maidakiri sono stati presi d'assalto. «I miliziani sono piombati tra le case sparando a bordo di almeno 10 motociclette, su ogni moto erano in due o tre e hanno devastato Kopa e Yaffa». In quest'ultimo villaggio sono state uccise almeno quattro persone, altre sono state ferite. Secondo il responsabile molti tra gli estremisti vivevano nei villaggi prima di unirsi ai Boko Haram. E ormai non si pongono più alcun limite, non risparmiano neppure i loro concittadini, perché «l'esercito ora li tiene sotto pressione», anche se i soldati sono sempre troppo pochi. I villaggi colpiti sono ai margini della vasta foresta di Sambisa, da tempo base dei Boko Haram che da qui spesso sono partiti per le loro sanguinose incursioni.
Dall'inizio degli attacchi dei Boko Haram nel 2009 i morti sono stati almeno 15.000, gli sfollati più di un milione e mezzo.