Rossi: "Il Not a Mattarello così si risparmia"
«Dopo la decisione dei giudici ci ritroviamo a dover rifare il bando di gara per il Not, perché non è stato decretato alcun vincitore. E quindi ci stiamo ponendo il problema di come rifarlo cercando di risparmiare qualcosa: l'ipotesi di un'altra localizzazione per l'ospedale rientra in questo ragionamento». Il presidente della Provincia, Ugo Rossi, spiega così la novità annunciata dal neoassessore alla salute Luca Zeni sull'Adige di mercoledì di un possibile spostamento del Not (Nuovo ospedale del Trentino) dall'area prevista di via Desert a quella di Mattarello, sui terreni una volta destinati a nuove caserme.
Presidente Rossi, dunque state valutando seriamente di spostare il Not a Mattarello?
Il Not ha una sua localizzazione già urbanisticamente definita, ma noi ora ci troviamo a dover rifare la gara e non perché il project financing è il diavolo, come qualcuno sostiene, ma perché sono cambiati i tassi di interesse e con tassi di interesse alti era più conveniente evitare di indebitarsi e fare indebitare i privati; con i tassi più bassi, come ora, è più conveniente andare a prendere noi i soldi.
Quindi farseli prestare dalla Bei (Banca europea per gli investimenti)?
Esatto. È più conveniente e non perché oggi abbiamo un ripensamento etico-morale riguardo alla finanza di progetto, come ho sentito dire in questi giorni.
Ma cosa c'entra il cambio di localizzazione? Perché state pensando di utilizzare le aree di Mattarello che come quelle di via Desert sono nella disponibilità della Provincia?
Perché rifacendo la gara l'interesse primario è quello di porsi sempre il problema se si può risparmiare qualcosa. È dunque all'attenzione anche un approfondimento sul fatto che probabilmente ci possono essere dei risparmi anche attraverso un'altra localizzazione, che è quella che avete scritto. Oltre tutto, ricordo che quando fu decisa la localizzazione del Not l'area di Mattarello era destinata alle caserme, quindi non era stata presa in considerazione perché non disponibile. Ora, invece la possiamo
considerare. Però, siccome questo tema incrocia prerogative di carattere urbanistico è necessario un approfondimento. Mi auguro che, ancora una volta, non ci si divida subito in tifosi della squadra arancione o della squadra rosa. Si tratta di essere molto pragmatici.
Si riferisce al sindaco Andreatta che ha detto di essere affezionato alla localizzazione di via Desert?
Il Comune ha in mano l'informativa nostra. È chiaro che approfondiremo le cose con loro e decideremo insieme cosa è meglio fare. Portroppo qui ci troviamo a una variazione del programma che è stata indotta dai tribunali, che non hanno deciso su chi aveva vinto nella gara, perché se avessero deciso, oggi ci sarebbero le gru in via Desert.
Qual è il vantaggio offerto dall'area di Mattarello?
I vantaggi e gli svantaggi sono tutti da approfondire con grande attenzione. Serve un lavoro fatto bene.
Quanto tempo ci vorrà? L'assessore Zeni ha parlato di 6 mesi per il nuovo bando. Si va al 2016?
Ci vorranno 6 mesi per uscire con il nuovo bando perché c'è l'aspetto burocratico, mentre questi approfondimenti si faranno in tempi più accelerati. Qui c'è da fare amministrazione più che politica. Con il Comune di Trento abbiamo già fatto qualche ragionamento preliminare, ora faremo dei confronti tecnico-economici, pesando i pro e i contro. Naturalmente il risultato finale non è solo economico, perché la città ha la sua idea di sviluppo urbanistico e dunque le esigenze di devono intrecciare.