Riforme, la Lega presenta 82 milioni di emendamenti
Si rasserena l’orizzonte delle riforme: la maggioranza ha raggiunto un accordo nella notte e ha depositato ora tre emendamenti al ddl Boschi firmati da Anna Finocchiaro. Oltre alla questione dell’elettività dei senatori si affronta anche il tema delle funzioni del Senato e dei giudici costituzionali.
«L’accordo è a portata di mano, direi che ci siamo, Renzi questa volta si è mosso bene». A dirlo, intervistato dal Messaggero sulla riforma costituzionale, è Davide Zoggia, esponente della minoranza dem.
Nonostante l’intesa sul «Tatarellum», gli emendamenti rimangano «per sicurezza - chiarisce - non è un gesto di sfida.
Ripeto, le condizioni dell’accordo ci sono ormai tutte, il processo è avviato e non si ferma».
Zoggia rileva che «c’è stata una direzione Pd di svolta. Là non si è fatta prevalere una linea contro l’altra, non c’è stata prova muscolare, al Paese il Pd ha dato il messaggio che si discute certo, ma alla fine prevale la responsabilità di governo. Era dai tempi di Mattarella che non accadeva. È tornato quello spirito, quella fase». E aggiunge: «Renzi è stato bravo, ha saputo parlare a tutto il partito, lo ha riunificato.
Noi abbiamo riconosciuto il suo ruolo, ma anche i senatori dissidenti hanno avuto il loro riconoscimento, non sono persone che fanno giochetti».
A cercare di scompaginare le carte ci pensa la Lega, che ha battuto ogni record: ha infatti presentato 82 milioni di emendamenti sulla riforma del Senato. «Sono 82.730.460 i miei emendamenti alla Riforma costituzionale. Non ho sentito nessuno della maggioranza, avevo segnalato che li avrei presentati», spiega il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. Si tratta di 200 emendamenti cartacei e il resto su dvd.