«Vitalizi, io rinuncio a tutto». Sergio Divina: basta con la gogna

di Angelo Conte - No

«Ho deciso di restituire tutto e, con una lettera inviata alla ragioneria, di rinunciare al vitalizio che mi sarebbe arrivato quando avessi maturato i requisiti di età. Non voglio più avere a che fare né essere accomunato con liste di persone, il cui comportamento fa apparire tutti i politici individui alla ricerca di ricchezze e di soldi». Sergio Divina, senatore della Lega Nord e ex consigliere regionale, ha deciso, già in aprile, di fare il gran rifiuto. Come già era capitato all’avvocato Mauro Bondi (che però si era fatto rimborsare tutti i versamenti previdenziali), anche Divina ha deciso di rinunciare al vitalizio. E, per dare un taglio ancora più deciso con la vicenda vitalizi, in cui non vuole più comparire, il senatore conferma sia la restituzione di quanto dovuto (circa 75.900 euro) secondo la legge, ma anche la rinuncia ai 280.000 euro di quote del fondo family.
Senatore Divina, come e perché ha deciso di rinunciare al vitalizio?
Ogni volta che leggo gli articoli (e le tabelle) dedicati ai trattamenti dei consiglieri ed ex consiglieri provinciali mi prende una profonda amarezza ancorché non abbia nulla da rimproverarmi: ho provato a svolgere al meglio il mandato popolare che mi era stato conferito. Ma poiché si fa sempre di tutta l’erba un fascio, sembra che tutti noi ci fossimo dedicati a questa attività solo per motivi economici. 
La sua amarezza in cosa consiste?
Pensavo fosse finita quella gogna, per me ormai insopportabile, di finire ancora su quegli elenchi «della vergogna», perché così ormai sono interpretati dai cittadini trentini. 
In che senso?
Nel senso che quando si leggono gli elenchi senza distinguere tra chi ha rinunciato e chi invece ha restituito solo in parte o nulla, sembra che siamo stati tutti degli scellerati che si sono solo arricchiti. C’è sicuramente chi ha fatto male e chi ha fatto bene, invece, e non si può fare di tutta l’erba un fascio. Per questo ho deciso di rinunciare al vitalizio che mi sarebbe spettato tra qualche anno. Perché non voglio avere nulla a che spartire con questi elenchi. E per il futuro spero che ci si ricordi di me in altro modo, quando si cita la questione dei vitalizi.
Come?
Poiché noto ancora inesattezze in quegli elenchi, chiederei, ad onor di verità, di completarli e di scrivere, accanto a coloro che hanno restituito, a coloro che devono ancora restituire, a chi ha scelto di restituire a rate, a chi ha fatto ricorso e così via, che c’è anche un ex consigliere, che verrà probabilmente considerato un fesso, che per ragioni sue, ha deciso di rinunciare al vitalizio che gli sarebbe spettato. (Articolo completo sull'Adige in edicola)

comments powered by Disqus