Vitalizi: sui pignoramenti dei beni agli ex che non hanno restituito, la Svp si tira indietro
«Io mi chiamo fuori: non garantisco il mio voto alla maggioranza trentina sui pignoramenti dei beni degli ex consiglieri regionali che non hanno restituito i vitalizi. Se Il Patt e il Pd hanno un problema politico con la Svp se la vedano loro». Giacomo Bezzi (Forza Italia) è l'unico rappresentante delle minoranze che fa parte dell'ufficio di presidenza del consiglio regionale, guidato dalla presidente Chiara Avanzo (Patt). Poi c'è il trentino Piero De Godenz (Upt) e ci sono tre esponenti della Svp: il vicepresidente del consiglio regionale, Thomas Widmann, Veronika Stirner Brantsch e Florian Mussner .
Widmann e Stirner, da sempre critici sulla nuova legge regionale del 2014, che ha ricalcolato al ribasso il valore dei vitalizi attualizzati e anticipati, sostenuta dai due governatori Ugo Rossi e Arno Kompatscher, ora si stanno mettendo di traverso rispetto alla decisione annunciata dalla presidente Avanzo, di procedere tramite Trentino Riscossioni nella riscossione forzata delle somme che gli ex consiglieri devono restituire (ben 37 ex consiglieri non hanno restituito nemmeno un euro).
Secondo il vicepresidente, che nella primavera prossima prenderà il posto di Avanzo alla presidenza, non si può procedere con i pignoramenti prima che ci sia una sentenza del tribunale. Widmann nei giorni scorsi ha protestato anche perché la giunta regionale ha deciso di assegnare alle due Province 2,6 milioni di euro recuperati attraverso le restituzioni dei vitalizi e confluiti nel Fondo per l'occupazione e le famiglie.
Per Widmann il consiglio regionale non avrebbe dovuto dare quei soldi al bilancio della Regione e poi alle due Province perché visto che ci sono ancora delle cause in corso le risorse rientrate non sarebbero ancora nella disponibilità del consiglio regionale. Allo stesso modo Widmann si è messo di traverso sull'interpretazione data dalla presidente Avanzo e dagli avvocati sulla necessità di una dichiarazione del consigliere titolare per la restituzione delle quote del Fondo Family.
Morale sia Widmann che Stirner risultano ancora titolari delle loro quote. Entrambi non voteranno per i pignoramenti. Restano dunque solo tre voti a favore in ufficio di presidenza. Possono essere la maggioranza solo se Bezzi vota a favore o non è presente al voto. Lui fa capire che preferisce la seconda ipotesi sia perché dice: «Non voglio fare da stampella alla maggioranza trentina rispetto a una Svp che si chiama fuori, sia perché effettivamente non sono chiare le conseguenze anche personali, penali e civili se, come ufficio di presidenza dovessimo assumere una decisione di questo tipo. E ultimamente ho già abbastanza problemi».
Intanto, mentre la presidente Avanzo si trova ad affrontare tutte queste difficoltà, la giunta regionale non ha fretta di darle una mano. Si sta attendendo infatti ancora che la Regione diventi socia di Trentino Riscossioni e che supporti Avanzo nelle azioni ingiuntive.