Nuovo ospedale a Mattarello ora la Provincia prende tempo

di Luisa Maria Patruno

Sullo spostamento del Not a Mattarello la Provincia ora prende tempo. Sembrava decisa a portare a casa la decisione al più presto, visto che è già passato un anno dalla sentenza del Consiglio di Stato, che ha annullato la commissione di gara, ritenuta irregolare, tenendo però in piedi la gara stessa, ma la chiusura dimostrata fino ad ora dal Comune di Trento rispetto al trasloco del Not, annunciato ad agosto, rischiano ora di portare a un muro contro muro che invece di semplificare complica ulteriormente la situazione già difficile.

E ieri il governatore Ugo Rossi non era in grado di esprimere neppure un auspicio sui tempi entro i quali la Provincia pensa di riuscire a pubblicare un nuovo bando di gara per rimettere in marcia le cose. «Sui tempi - dichiara - non dico nulla», una frenata che smentisce anche le dichiarazioni dell'assessore alla salute, Luca Zeni, che quest'estate, dimostrando un maggiore ottimismo, aveva annunciato: «Faremo il bando in sei mesi».

Insomma, per inizio del 2016. Ecco dunque che dopo le critiche del sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, che martedì in conferenza stampa si era lamentato, ritenendo insufficiente «la paginetta A4, in caratteri piccolini, che indicano i pro e contro dello spostamento del Not» ricevuta dalla Provincia - i contatti sono partiti dall'agosto scorso - per giustificare la ricollocazione dell'ospedale e in base alla quale il Comune avrebbe dovuto dare il suo via libera, il  presidente della Provincia, Ugo Rossi, cerca di usare toni concilianti, promettendo quell'approfondimento sulle motivazioni e i dati a disposizione richiesti dal sindaco del Pd, con una sorta di gruppo di lavoro congiunto, tra Provincia e Comune, per valutare i dati concreti.

«Faremo una valutazione dei primi elementi a disposizione, - spiega Rossi - ma è chiaro che servirà un livello di lavoro comune, fatto assieme, per cui quella famosa paginetta A4 venga condivisa, non in termini di soluzione, ma di istruttoria, A fronte dell'istruttoria condivisa - continua il governatore - si dovrà decidere cosa si ritiene di fare o no. La paginetta ha senso se ha dietro una serie di valutazioni. Dunque è giusto che anche il Comune le faccia, con un'istruttoria anche per quanto riguarda la viabilità».

Poi il presidente aggiunge rispetto al clima un po' teso che si è venuto a creare sull'argomento fra Provincia e Comune: «Quando queste cose si gestiscono a colpi di dichiarazioni prendono una piega che non è quella che si vuole dare». E ricorda i passaggi seguiti in questo anno a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che non ha dato un vincitore certo: «Abbiamo già deciso in giunta di rifare la gara a prescindere dalla localizzazione. Appare più logico e ragionevole rifare la gara. Poi ho scritto al sindaco di Trento dicendo che c'è la possibilità di una localizzazione diversa e per questo ora dobbiamo trovarci per parlarne».

Rossi però insiste sul fatto che «la gara sarà rifatta» aggiungendo però «sul tipo di gara non diremo più nulla». Il governatore sa bene infatti, perché ha in mano il parere del gruppo di lavoro di esperti chiamati già all'inizio dell'anno ad esprimersi sui rischi connessi al rifacimento della gara sia sul fronte dei nuovi possibili ricorsi davanti al giudice amministrativo sia per le richieste di risarcimento che in effetti le imprese che hanno partecipato al bando, che era strutturato come project financing, hanno già fatto sapere di avere intenzione di chiadere per 8 milioni di euro sia che la Provincia decida di confermare la localizzazione dell'ospedale in via al Desert sia che alla fine riesca a concordare con il Comune lo spostamento a Mattarello. I giuristi consultati dalla Provincia però confermano che il rifacimento della gara su un'area diversa offrirebbe meno varchi ai ricorsi rispetto a una nuova gara in via al Desert dove l'unica novità sarebbe rappresentata dagli aspetti finanziari (non più il project financing). Dall'incontro di domani tra giunta provinciale e comunale, dunque, sul Not ci si può aspettare al massimo la condivisione dell'istituzione di un gruppo di lavoro congiunto per gli approfondimenti.
                                                                     

comments powered by Disqus