Morto a Brescia il «boia» di Mussolini
È morto a Brescia, dove sono stati già celebrati i funerali, il partigiano Bruno Giovanni Lonati, nome di battaglia "comandante Giacomo". Aveva 94 anni. Lonati raccontava di essere stato il boia di Mussolini, l'esecutore materiale della sentenza di condanna del Duce.
Lonati si è spento domenica nella sua casa di Brescia, i funerali si sono tenuti ieri nella mattina chiesa di Sant'Angela Merici. Nato a Legnano il 3 giugno 1921, il partigiano ebbe un ruolo di rilievo nella resistenza, tra Valle Olona e Milano, e guidò la 101/a Brigata Garibaldi. Nel 1994 pubblicò per la casa editrice Mursia il libro dal titolo "Quel 28 aprile. Mussolini e Claretta: la verità", in cui raccontava di aver fucilato il duce su ordine di un ufficiale inglese, il misterioso "capitano John", nell'ambito di una missione segreta il cui obiettivo sarebbe stato quello di distruggere il carteggio tra Winston Churchill e Benito Mussolini, per impedirne la diffusione.
Dopo la guerra, Lonati lavorò per la Franco Tosi, poi si trasferì a Torino, nel 1958, dove lavorò per la Fiat. Da pensionato stabilì la sua residenza a Brescia, dove domenica mattina è morto. E l'Anpi di Legnano ha reso omaggio ieri al
partigiano che a suo dire uccise il duce in quel lontano 28 aprile 1945.