Trump scuote la destra Usa «Bloccare il Web e gli islamici»
Gli Usa dovrebbero considerare l'idea di chiudere internet e i social media, per arginare la diffusione degli estremisti online: è l'ultima uscita di Donald Trump, che - in un comizio in South Carolina - ha detto di voler incontrare Bill Gates per discutere la sua idea.
"Stiamo perdendo un sacco di persone a causa di internet, dobbiamo fare qualcosa", ha detto il "re del mattone" candidato repubblicano alla Casa Bianca.
"Dobbiamo vedere Bill Gates, chi capisce realmente cosa sta succedendo, e parlare con loro - ha aggiunto - E magari in alcune zone bisogna chiudere internet in qualche modo. Qualcuno dirà oh la libertà di stampa, la libertà di stampa. Ma questa è gente stolta".
Se non verrà realizzata l'idea di un temporaneo divieto di entrata negli Usa per i musulmani, ci saranno altri attacchi contro l'America, ha detto ancora Trump.
"Vedrete molti, molti altri World Trade Center e probabilmente anche di più", ha spiegato in una intervista con la Cnn, riferendosi agli attentati dell'11 settembre 2001.
"Vogliono abbattere i nostri edifici e schiacciare le nostre città. Vivono all'interno del nostro Paese", ha aggiunto il miliardario così contraddicendo peraltro l'allarme sui musulmani alle frontiere Usa.
"Donald J. Trump chiede una totale e completa chiusura all'ingresso dei musulmani negli Stati Uniti fino a quando i rappresentanti del nostro Paese non capiscono cosa sta succedendo", si legge in una nota stampa del candidato, che cita uno studio di Pew Research "secondo cui c'è grande odio verso gli americani tra una grande fetta della popolazione musulmana".
Il comunicato menziona poi una serie di recenti rilevamenti.
Le parole di Donald Trump "sono totalmente contrarie ai nostri valori come americani, ma anche contrari alla nostra sicurezza". Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Ben Rhodes riferendosi alla richiesta, formulata dal candidato repubblicano, di impedire l'ingresso dei musulmani negli Stati Uniti.
Ma c'è anche chi teme questo interventismo apparente troppo rozzo: per il New Yorker, Bibbia degli intellettuali americani, "Donald Trump è il nuovo Le Pen". È il titolo dell'editoriale che si scaglia contro il candidato alla nomination repubblicana ma che rivela anche un po' di timore. "Non è ancora arrivato al limite estremo" della leader del Fn, chiarisce la rivista. Trump "è a favore dell'immigrazione legale, per esempio. Ma, in altri modi, il suo messaggio è incredibilmente simile al suo. E, su una questione, non è stato da meno", scrive la rivista riferendosi all'ultima proposta di Trump.