Capuozzo a Grillo e Casaleggio «Voi abbandonate chi combatte»
«È stata fatta una scelta politica in una stanza grigia di Milano. Io ho fatto una scelta di principio per i cittadini onesti di Quarto».
Lo scrive sulla sua pagina Facebook il sindaco di Quarto (Napoli), Rosa Capuozzo puntando il dito contro le scelte del M5S dal quale è stata espulsa.
«È una forma di rispetto che Quarto meritava: rimanere e combattere. Ora - dice il sindaco - lavoreremo per il territorio in modo ancora più incisivo con i principi del movimento nell’anima. Mi ripeto, citando Don Milani, “è inutile avere le mani pulite e poi tenerle in tasca” Il M5S ha avuto l’occasione di combattere il malaffare in prima linea con un suo sindaco che lo ha fatto, ma ha preferito scappare a gambe levate, smacchiarsi il vestito, buttando anche il bambino insieme all’acqua sporca.
Non si governano così i Comuni e i territori difficili, non si abbandonano così migliaia di persone che hanno creduto in noi e nel movimento».
Il 12 gennaio Capuozzo è stata ascoltata come testimone dal pm Henry John Woodcock: «Ho informato immediatamente dopo l’onorevole Fico del mio interrogatorio e del contenuto di tale interrogatorio», ha detto il sindaco rispondendo sulla circostanza se abbia informato il direttorio del M5S del suo interrogatorio sulle presunte minacce da parte del consigliere comunale Giovanni De Robbio avvenuto il 24 novembre scorso.
La dichiarazione è contenuta nel verbale dell’interrogatorio del 12 gennaio scorso. In quella occasione la Capuozzo rivela anche che percepì la natura illecita delle pressioni esercitate da De Robbio soltanto durante il terzo incontro con quest’ultimo, che faceva riferimento ai presunti abusi edilizi eseguiti nell’abitazione dove vive con il marito.
A tale proposito ha detto al pm che era intenzionata a registrare le conversazioni con De Robbio facendosi dare da un parente una «penna» in grado di videoregistrare. «In quel momento - ha affermato - ero determinata a denunciare».
Il terzo episodio al quale si riferisce la Capuozzo avvenne in consiglio comunale dove ebbe un colloquio con De Robbio e che risale, spiega il sindaco, al 22 o al 23 novembre, prima cioè di essere interrogata in Procura.
Nel frattempo, sul fronte politico, continua il fuoco Pd cotnro il movimento Cinque stelle, con ripetuti inviti al cosiddetto direttorio romano a chiarire ciò che sapeva e a dimettersi nel caso non fosse intervenuto già in autunno.