Roma, caos nel centrodestra: Bertolaso Ok ai gazebo, ma la Lega vuole Meloni
Il giorno degli annunciati 50 mila voti ai gazebi per Guido Bertolaso sindaco di Roma è anche l'ennesimo giorno di caos nel centrodestra.
Un caos che rischia di propagarsi per tutta la penisola, in città come Torino o Bologna, frantumando l'alleanza Fi-Lega-Fdi. Le distanze fra i tre partiti, ad una manciata di ore dalla chiusura delle gazebarie appaiono infatti invariate, con Silvio Berlusconi anche ieri fermissimo nel sostenere l'ex numero uno della Protezione Civile, Matteo Salvini più che mai convinto nel bocciarlo e Giorgia Meloni nella posizione forse più delicata: pronta a candidarsi con l'appoggio leghista ma ancora legata a Bertolaso e alla volontà dell'ex premier.
Anche perché, quella soluzione del ticket Meloni-Bertolaso, con la prima sindaco e il secondo city manager pronto a subentrarle nelle settimane a cavallo della nascita del suo bambino è, al momento, lontanissima: «Il ticket è improponibile, non faccio operazioni per conto di altri», afferma Bertolaso assicurando di poter andare avanti anche senza Salvini, chiedendo di anticipare a fine aprile le elezioni e annunciando i quasi 50mila votanti (con il 96,7% dei sì) stimati dopo due giorni di consultazioni: «per difetto la stima è di 45-48mila votanti».
Numeri, che però, non placano le tensioni. «Bertolaso è uomo del fare, quando arriverà un politico e mi dirà voglio andare al suo posto gli riderò in faccia e gli dirò "dove vuoi andare che non sei neanche capace di amministrare un'edicola"», sono le parole, in mattinata, dell'ex Cavaliere da un gazebo del Portuense. «Io non sto con chi aiuta gli zingari, se Meloni decidesse di candidarsi la sosterremmo», replica, in serata, Matteo Salvini preceduto proprio dalla leader di Fdi che chiede, per domani, «un incontro risolutivo» con i suoi alleati e mette «come gesto di amore e responsabilità, a disposizione la sua candidatura». E nelle parole di Meloni si intravede la pressione che la leader di Fdi sta subendo. «Se Bertolaso riesce ad unire il centrodestra e a vincere le perplessità di alcuni saremo con lui», assicura però la Meloni.