Migranti e Germania Merkel resta da sola
Con l’emergenza profughi la popolarità della cancelliera tedesca in calo. Lo dice il New York Times
La azioni della cancelliera Angela Merkel sulla crisi dei rifugiati potrebbero costarle il posto ma hanno salvato l’anima dell’Europa. Lo afferma il New York Times in un editoriale dal titolo «L’impopolare bontà di Angela Merkel». «Fino a che la situazione umanitaria della crisi dei rifugiati non è diventata insostenibile, la cancelliera Angela Merkel è sempre stata una persona di potere pragmatica, distante. Ma quando bambini morti sono iniziati ad arrivare sulle coste dell’Europa, ha deciso che era arrivato il momento di offrire rifugio a persone disperate» mette in evidenza il New York Times, precisando che Merkel «ha assunto la decisione quando la sua approvazione pubblica e la sua popolarità erano alte. Ora molti sembrano averle girato le spalle».
Intanto sono attesi lunedì in Germania i primi siriani che arrivano nel paese per il Patto stretto fra Ue e Turchia sui profughi. Lo scrive l’agenzia tedesca Dpa, citando fonti del ministero dell’interno. Si tratta per lo più di famiglie con bambini, che saranno accolte inizialmente a Friedland, in Bassa Sassonia. L’accordo con Ankara, come noto, prevede che i siriani entrati illegalmente dalla Turchia in Grecia, dopo il 20 marzo, possano essere mandati indietro da lunedì, mentre l’Ue si impegna a riprendere un numero analogo di siriani regolari dalla Turchia.
Sedici siriani in fuga - notizia di ieri - sono stati uccisi in quattro mesi lungo la frontiera tra Siria e Turchia dalle guardie di confine turche. Lo ha affermato l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), citato dal quotidiano britannico The Independent. Tra le vittime, afferma l’Ondus, ci sono anche tre minori. Altre fonti sul terreno in passato hanno riferito del ferimento di alcuni civili lungo la frontiera siro-turca e l’uccisione di tre civili tra dicembre e gennaio scorsi.