Fravezzi contro Rossi «Comuni sotto attacco»
«Questa è elemosina: se fossi stato nel vertice del Consorzio dei Comuni avrei rimandato al mittente le cifre. Mi auguro che si tratti solo di un acconto e non dell'intero budget per tutti i Comuni. Se così fosse, sarebbe un attacco e un ridimensionamento degli enti locali».
Vittorio Fravezzi, sindaco di Dro e senatore dell'Upt, chiede alla Provincia dei chiarimenti sul budget proposto dalla giunta ai Comuni e relativo al fondo per gli investimenti programmati dei municipi. La cifra è di 28 milioni di euro, cui ci si arriva anche detraendo in parte i canoni aggiuntivi, spiega Fravezzi, e entrambi tali aspetti non convincono.
«Mi auguro che le cifre proposte ai Comuni siano un anticipo e non siano definitive - afferma Fravezzi - Altrimenti si tratterebbe di un taglio così intenso al budget per questo tipo di interventi che non ha eguali in altri tipi di voci».
Fravezzi spiega che ci sono risorse limitatissime rispetto al passato per gli investimenti programmati dei Comuni. «Il mio Comune passa da 1,3 milioni a 133.000 euro - spiega Fravezzi - Con queste risorse i Comuni possono rispondere a emergenze come riparazioni dell'acquedotto o l'ampliamento di una scuola, o l'asfaltatura di una strada». Ma con risorse così ridotte «di fatto si blocca la possibilità dei Comuni di attivare investimenti per i prossimi anni». Secondo Fravezzi, tale operazione «è politicamente da respingere» e non è «coerente con la coalizione provinciale che rappresentiamo».
Per Fravezzi, non ha senso fare riferimento alle risorse di «Comunità, perché si tratta di un fondo che ha finalità diverse. Con tali cifre assegnate ai Comuni rischiamo di minarli alle fondamenta, rischiano di essere impotenti negli anni a venire».
Non solo perché «si ridurranno tantissimo gli appalti pubblici comunali con ricadute negativi in termini di economia locale» ma anche perché con la riduzione del budget «abbiamo difficoltà a programmare gli investimenti come Comune e non ho più certezza di risorse».
Insomma, Fravezzi, oltre a chiedere al Consorzio dei Comuni di non accettare le cifre così come proposte dalla Provincia, chiede «un impegno solenne» alla giunta provinciale guidata da Ugo Rossi. E cioè di chiarire che «quel budget non può essere definitivo, ma deve essere solo un acconto».
E di togliere il criterio per cui si riducono i fondi ai Comuni che hanno dei canoni aggiuntivi, «che sono di fatto dei risarcimenti per danni ambientali subiti dai territori».