Papa Francesco ad Auschwitz
La terza giornata del Papa in Polonia in occasione della Giornata mondiale della gioventù è iniziata con la visita ad Auschwitz-Birkenau e si concluderà con la Via Crucis con i giovani. Francesco ha varcato l'ingresso del campo di concentramento da solo, a piedi, con il capo chino e in silenzio e ha poi incontrato, all'interno del campo di concentramento, un gruppo di sopravvissuti alla Shoah.
Il pontefice è poi sceso nella cella dove è stato ucciso san Massimiliano Kolbe, il francescano polacco che offrì la sua vita ai nazisti in cambio di quella di un padre di famiglia. Papa Francesco nel campo di concentramento di Auschwitz si è seduto su una panchina all'esterno. Mani giunte, a tratti anche con il capo chino e gli occhi chiusi, ha pregato da solo in silenzio per diversi minuti. All'interno del campo di concentramento di Auschwitz, papa Francesco ha incontrato un gruppo di sopravvissuti alla Shoah. Per ciascuno un momento personale con il pontefice, con qualche scambio di parole, strette di mano, abbracci.
Poi, giunto davanti al Blocco 11 di Auschwitz, il cosiddetto Blocco della morte, dove si trova anche la cella in cui fu ucciso san Massimiliano Kolbe, ha baciato una delle colonne all'ingresso. Papa Francesco, lasciato Auschwitz, dal quale è uscito da solo e a piedi, come era entrato, è arrivato al campo di concentramento di Birkenau a pochi chilometri dal primo.
Qui sono previsti ancora momenti di silenzio e l'incontro del Papa con venticinque 'giusti delle nazioni', persone che hanno messo a rischio anche la propria vita per aiutare gli ebrei in quel momento di persecuzione.