Morte di Jackson «Io capro espiatorio»
«Hanno preferito incastrare me perché così si dimenticava la famiglia Jackson e tutto quello che aveva fatto subire a Michael per anni. Dal momento in cui fossi stato dichiarato colpevole la famiglia avrebbe potuto rivalersi sulla casa di produzione che mi aveva assunto e chiedere un indennizzo milionario. La sola cosa che conta in quella famiglia sono i soldi. Hanno voluto che fossi io il capro espiatorio per la morte di Michael Jackson».
Così parla per la prima volta, in un’intervista esclusiva pubblicata dal settimanale Chi, Conrad Murray, un tempo uno dei più celebri medici di Beverly Hills, condannato a quattro anni di carcere per negligenza perché accusato di aver abbandonato Michael Jackson la sera in cui la popstar è spirata, dopo avergli iniettato una dose di sonnifero rivelatasi poi fatale.
Murray ha appena pubblicato un libro negli Stati Uniti, intitolato «This is it» (Così è) in cui racconta la sua versione dei fatti e fa delle rivelazioni esplosive sulla martoriata vita della pop star.
Murray fa anche chiarezza sulla sessualità del celebre cantante, che fu anche accusato di pedofilia, puntando il dito ancora una volta contro il clan Jackson: «Michel era eterosessuale. Amava le donne, ma era molto timido. Con Lisa Marie Presley ha avuto una vera relazione e a suo parere, era lui stesso il solo responsabile del fallimento del matrimonio.
Michael era molto innocente. Da giovane era stato violentato all’interno della sua stessa famiglia e questa tragedia lo ha traumatizzato per tutta la vita».
«Nei giorni precedenti alla sua scomparsa - ricorda Murray - Michael ballava sei ore al giorno e non si alimentava. Era un uomo di 50 anni in uno stato di spossatezza estrema. Era completamente insonne. Quella sera mi aveva chiamato per aiutarlo a prendere sonno visto che, a forza di non dormire, stava impazzendo. Io gli ho somministrato un sonnifero leggero.
Non può essere morto per quella sostanza. In realtà Michael era dipendente da un forte antidolorifico che gli prescriveva di nascosto un altro medico. Ha avuto un arresto cardiaco procurato da questo farmaco - rivela - lo stesso che ha ucciso Prince. Ma tutto questo al processo non è venuto fuori, perchè era più facile incastrare me, il suo medico».
«Era circondato da parassiti - conclude Murray nell’intervista a Chi - che avevano in testa una sola idea: estorcergli più denaro possibile. Quando era piccolo, ma era già una star, la casa discografica, con l’appoggio del padre Joe Jackson, aveva voluto fargli delle iniezioni di ormoni perchè non uscisse dalla pubertà e mantenesse la voce da bambino».
Thriller è il brano e il video più famoso:
[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"1484391","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]