Europa, appello da Juncker «Troppo piccoli per dividerci»
Il presidente della Commissione europea: «Non possiamo lasciare il progetto di integrazione a metà»
L’Europa è «il continente più piccolo» e «la nostra quota del pil mondiale che è del 25% è destinata a scendere al 15%» mentre la popolazione europea «nel 2050 sarà il 5% di quella mondiale» quindi «questo non è il momento per dividersi».
Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, nel discorso tenuto in occasione del 20° anniversario del think tank Epc, sottolineando che «i Paesi stanno rifiutando di mettere in atto le decisioni che vengono prese, ma questo deve cambiare».
«La lezione che abbiamo imparato dalle crisi è che non possiamo lasciare il progetto di integrazione a metà» ha aggiunto Juncker, ricordando che «tutti sapevano» che la Ue aveva bisogno dell’Unione bancaria, del fondo Esm o delle Guardie di frontiera europea ma tutto è stato fatto «troppo tardi».
Quindi, ha concluso, «quando identifichiamo un problema dobbiamo agire e farlo al momento giusto» sottolineando che «gli Stati membri devono capire che la solidarietà non è una questione morale» perché «condividere responsabilità e risorse» è il modo per contare nel mondo.