Renzi a Trump: l'amicizia Italia-Usa resterà solida
In queste ore "il mondo saluta l'elezione di Trump. A nome dell'Italia mi congratulo con lui e gli auguro buon lavoro convinto che l'amicizia resti forte e solida". Lo ha detto il premier Matteo Renzi sottolineando che "questo è il punto di partenza per tutta la comunità internazionale anche al netto di certe diffidenze da campagna elettorale. E' un fatto politico nuovo - ha concluso - che assieme ad altri dimostrano come siamo in una stagione nuova".
"L'Italia continuerà con l'amicizia e la collaborazione con gli usa, queste cose non cambiano, così come non cambia la nostra contrarietà al protezionismo e alle chiusure": lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni intervenendo a Radio Anch'io.
La vittoria di Donald Trump è "una botta alla globalizzazione" ed "è la rivincita del popolo, del coraggio, dell'orgoglio, dei temi del lavoro e della sicurezza, alla faccia dei banchieri, degli speculatori, dei cantanti, dei giornalisti e dei sondaggisti", ha detto Matteo Salvini a Radio Padania, aggiungendo: "Il popolo batte i poteri forti 3 a 0".
"Ci credevamo in pochi! Gli Americani hanno scelto #Trump. E il #4dicembre tocca a noi...! il #ventostacambiando!!!". Lo scrive su Twitter il presidente della regione Liguria Giovanni Toti commentando il risultato elettorale americano.
"Niente paura. È la democrazia USA. Buon lavoro Presidente Trump. Noi pensiamo a far bene in Italia e in Europa". Lo scrive su Twitter Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera.
"Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, da oggi è politicamente finito, è un dead man walking. Ci ha isolato in Europa contando sull'appoggio forte della presidenza Usa, che ora non avrà più, e in maniera grave e irrituale ha schierato, sbagliando totalmente strategia, l'Italia al fianco della Clinton, creando un danno grave di credibilità e di immagine per le istituzioni del nostro Paese", sostiene il presidente dei deputati di Fi, Renato Brunetta.
«Gli Stati Uniti sopravviveranno a Trump. La mia preoccupazione è quello che accadrà a casa nostra: da questa notte l’Europa è più sola e non credo si sia attrezzata per esserlo». Lo ha detto il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, commentando il voto Usa.
«Avremo una stagione politica in cui ognuno giocherà a fare il piccolo Trump, isolando un Paese Ue dall’altro e rendendo l’Europa ancora più debole in un momento in cui saremo chiamati a giocare una partita cruciale su valori fondamentali come democrazia, tolleranza, multilateralismo e commercio internazionale», ha concluso Della Vedova.
"Le preoccupazioni rimangono e resta l'imperativo della riflessione su questo risultato": lo ha detto a Radio anch'io, commentando l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, aggiungendo che le prime parole del nuovo leader Usa "sembrano indicare una consapevolezza delle responsabilità che ricadono sulle sue spalle. C'è da augurarsi che questa consapevolezza sia effettiva e che queste parole siano seguite dai fatti".
"I legami tra Ue e Usa sono più profondi di qualsiasi cambiamento politico. Continueremo a lavorare insieme, riscoprendo la forza dell'Europa", commenta l'Alto commissario Federica Mogherini su Twitter.
"La Nato è importante per la sicurezza collettiva in Europa, ma lo è anche per quella degli Stati Uniti" perché "l'unica volta che è stato invocato l'art.5" per la difesa collettiva l'Alleanza "è stato dopo l'attacco agli Usa" del 9/11 con l'intervento in Afghanistan. Lo ha detto il segretario generale Jens Stoltenberg dopo essersi "congratulato con Donald Trump" per l'elezione aggiungendo di "non vedere l'ora" di discutere col nuovo presidente, ricordando che "l'impegno alla difesa collettiva" è "assoluto e garantito".
Tra i primi a parlare i russi con il presidente delle Commissione Affari Esteri del Senato Konstantin Kosachev: si "concretizza una piccola speranza" per migliore i rapporti russo-americani, anche se Trump "sarà frenato dal Congresso a trazione repubblicana". "Ma - aggiunge - meglio rispetto alla disperante prospettiva di un'America guidata dalla Clinton", ha aggiunto.
Vladimir Putin si è "congratula" con Donald Trump per la vittoria e si augura che i "rapporti russo-americani possano uscire dalla crisi". Il presidente russo - che ha inviato un telegramma al nuovo presidente Usa - si dice "sicuro" che il dialogo fra Mosca e Washington, basati sul rispetto reciproco, rispondano "agli interessi dei due paesi". Lo fa sapere il Cremlino citato dalla Tass.
Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e quello della Commissione Jean Claude Juncker si sono congratulati con Donald Trump in una lettera congiunta. "Oggi - scrivono - è più importante che mai rafforzare le relazioni transatlantiche. Non dovremmo risparmiare alcuno sforzo per assicurare che i legami tra noi restino forti e duraturi". Nella missiva, Tusk e Juncker hanno anche invitato Trump a visitare l'Europa per un summit Ue-Usa appena possibile. Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha affermato che con Donald Trump presidente Usa "sicuramente la relazione transatlantica diventerà più difficile".
Schulz, intervistato dal primo canale pubblico tedesco Ard, ha fatto un parallelo con "le grandi paure" suscitate da Ronald Reagan e ha premesso che "il sistema degli Stati Uniti è forte abbastanza per reggere un presidente Donald Trump e integrarlo". Dopo l'ufficialità nel congratularsi con Donald Trump, il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha espresso la "speranza che rispetterà i diritti e le regole fondamentali". Questo è un momento difficile nelle relazioni Usa-Ue - ha ribadito - ma Trump merita pieno rispetto". "Le campagne elettorali sono cosa diversa dalla politica - ha aggiunto - spero che ora ci sia un ritorno alla razionalità e che Trump si attenga alla costituzione americana". "Noi - ha concluso - siamo pronti a collaborare".
"Dopo il Brexit, dopo l'elezione di Trump, l'Europa non si deve piegare. L'Europa deve essere più solidale e più attiva e più offensiva. Non dobbiamo abbassare la testa, serve un'Europa piu solidale, non dobbiamo chiuderci su noi stessi. In questo mondo di incertezze la Francia e l'Europa hanno oggi il compito di rassicurare": lo ha detto il ministro degli Esteri francese, Jean Marc Ayrault, intervistato in diretta su France 2. "Gli USa - ha aggiunto .- sono i nostri alleati. Vogliamo continuare a lavorare con loro. Se i risultati saranno confermati ci congratuleremo con Donald Trump".
"Oggi gli Stati Uniti, domani la Francia": lo scrive in un tweet Jean-Marie Le Pen, commentando i primi risultati delle elezioni Usa. In un altro cinguettio il fondatore del Front National parla di "formidabile calcio nel sedere ai sistemi politico-mediatici mondiali e anche francesi". "I popoli hanno bisogno di verità e coraggio. Brava America!", conclude il fondatore dell'estrema destra francese, aggiungendo: "Viva Trump".