Referendum: Pelù denuncia, ho avuto matita non indelebile
«Non indelebile»: Piero Pelù ha denunciato al suo presidente di seggio elettorale, in provincia di Firenze, e ne ha dato notizia su Facebook postando la foto del verbale, che questa mattina per esprimere la propria preferenza sulla scheda del voto referendario la matita che gli è stata data risultava cancellabile. ''La matita che ho usato per votare era cancellabile. Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio" ha scritto il cantante. Molte le reazioni sul suo profilo, in cui si sottolinea che la matita si cancellerebbe solo sulla carta normale non sulla scheda elettorale.
Su Fb si diffonde allarme matite cancellabili: dopo la denuncia di Piero Pelù comincia a circolare con sempre più insistenza su Facebook l'allarme sulle matite non indelebili che verrebbero usate nei seggi per il voto al referendum costituzionale. Il suo post ha registrato migliaia di condivisioni e di commenti.
Scoppia la polemica
"Stiamo ricevendo davvero molte segnalazioni su queste strane matite con le quali ci stanno facendo votare. Scrivono male, si cancellano e si spezzano...". A denunciarlo è la presidente del gruppo Misto del Senato Loredana De Petris che invita i cittadini elettori che riscontrino anomalie di questo tipo a "farlo scrivere a verbale". "Non sono le solite matite Hb gialle o color legno con le quali si vota da sempre - aggiunge - sono blu-azzurrine e si cancellano con facilità. Come mai? Il ministero dell'Interno dia spiegazioni".
Caso a Isernia
Una matita identica a quelle copiative regolamentari usate per le votazioni ma più sottile. Così un'insegnante, insospettita, ha provato a cancellare il segno apposto sulla scheda referendaria nell'urna e si è accorta che il segno non era indelebile, segnalando il caso alla sicurezza sul posto. È intervenuta anche la Digos. Le matite, si è appreso, sono state sequestrate e sostituite con matite copiative. Il fatto è accaduto al seggio n.17 dell'Istituto d'Arte di Isernia. Il seggio è rimasto chiuso una quindicina di minuti, poco dopo le 14,00, quando sono intervenuti alcuni funzionari della Prefettura di Isernia. "Sono entrata nell'urna, al seggio 17 dell'Istituto d'Arte di Isernia, facendo molta attenzione ai particolari e mi sono accorta che la matita era più sottile ma identica a quelle usate per le votazioni", racconta l'insegnante che ha segnalato il caso, Rita Farricelli, 60 anni. Le operazioni di voto al seggio sono regolari e, fino alla segnalazione, avevano votato 130 persone.
"Essendo un'insegnante - dice Rita Farricelli - ho sempre con me un astuccio con matite e gomma da cancellare. Ho provato a cancellare il segno e si è tolto. Ho segnalato subito il fatto al presidente di seggio e alla sicurezza. Al seggio hanno detto che nella scatola non erano state trovate le matite che lasciano il segno indelebile e che quindi erano state utilizzate altre matite. Un telegramma - riferisce ancora l'insegnante di Isernia che lavora in una scuola secondaria di primo grado - è stato inviato al Viminale". "Io - prosegue Rita Farricelli - mi sono recata al seggio tra le 11,30 e le 12,00. Prima di me avevano votato in 130. Ora cosa accadrà di quei voti? L'episodio - commenta l'insegnante - è molto grave".
Caso a Napoli
A Napoli è intervenuta anche la polizia in un seggio, sollecitata da una elettrice, dopo le discussioni relative all'utilizzazione delle matite per il voto al referendum il cui tratto, secondo diverse denunce, può essere cancellato. Lo riferisce il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, il quale spiega: "Sollecitati da decine di cittadini siamo andati nel seggio 6, nell'Istituto Palizzi, per verificare se davvero il voto espresso con le matite fornite possa essere cancellato e, effettivamente, abbiamo constatato che ci sono state diverse denunce del genere, proteste e una segnalazione, quella della signora A.A., è stata anche verbalizzata dal presidente di seggio, come abbiamo controllato". "Così come chiesto da tanti cittadini, non si capisce perchè si continuino a fornire le matite per il voto invece di usare strumenti non cancellabili così facilmente" aggiunge Borrelli. "La signora che ha fatto verbalizzare la denuncia, dopo aver fatto intervenire la polizia, ha anche detto che andava a denunciare il tutto in Questura" conclude.
Caso a Genova
Matite vecchie cancellabili usate per il voto in un seggio a Genova sono state scoperte da un elettore, che ha presentato una denuncia, e poi sostituite con matite nuove, non cancellabili. È accaduto stamani, come riferisce il Secolo XIX, al seggio di via Linneo a Rivarolo. L'elettore, Fabio Aprà, è riuscito a cancellare il voto dalla scheda elettorale e ha quindi avvertito i carabinieri presenti di guardia al seggio. La denuncia è stata registrata anche dalla presidente del seggio. Si è trattato di due matite datate 2005 e di una datata 1995 di colore beige ha spiegato lo stesso elettore che si era insospettito dopo l'allarme diffuso sul web. Dopo la stesura del verbale di fronte ai carabinieri la presidente ha fatto cambiare le matite con quelle nuove, datate 2013, fornite dal ministero, ha spiegato l'elettore, e di colore blu, anche negli altri seggi della struttura, la scuola Morante di Genova.
La nota del Viminale
"Le matite cosiddette 'copiativè sono indelebili - così come, tra l'altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera, nel 2013 - e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale", spiega in una nota il Viminale. "Il ministero dell'Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero - prosegue la nota - basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest'anno, il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta Luca srl - aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico - che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130 mila, per esempio, quest'anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le Prefetture - è bene precisare - possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni", conclude la nota del Viminale.
Il Codacons
"Sul caso delle matite cancellabili segnalato oggi da molti elettori, interviene il Codacons, che presenterà domani un esposto al Ministero dell'Interno e a 140 Procure della Repubblica di tutta Italia". È quanto si legge in una nota del Codacons.
"Da tutta Italia stanno arrivando segnalazioni circa la presenza nei seggi di matite non indelebili che verrebbero utilizzate per il voto al referendum costituzionale - spiega il presidente Carlo Rienzi - denunce circostanziate che meritano la dovuta attenzione, per capire se la possibilità di cancellazione riguardi solo i tratti lasciati su normali fogli, o se sia possibile cancellare e/o modificare anche i voti sulle schede elettorali. Per questo chiederemo domani a 140 Procure di aprire indagini relative ai seggi sul territorio, per raccogliere le denunce degli elettori e verificare il rispetto delle disposizioni vigenti e la piena regolarità del voto".
L'associazione segnala poi alla Procura di Roma "la presenza sul Televideo Rai di un messaggio pubblicitario a favore del SI, un invito ai telespettatori comparso in data odierna e che potrebbe violare le disposizioni in materia elettorale".
LE FOTO PUBBLICATE DA PELU'
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