Riforma degli Statali «Sblocco i contratti»
Dal consiglio dei ministri è arrivato il via libera al «decreto correttivo al codice degli appalti per una maggiore semplicità e trasparenza e per cercare di dare un contributo alla ripresa degli appalti e dei lavori pubblici». Parole del premier Paolo Gentiloni.
L’Italia «mostra perduranti difficoltà economiche» ma anche «segnali positivi molto incoraggianti»: ci sono «dati straordinari su commercio, risultati molto importanti sull’evasione fiscale e dati contradditori su lavoro, fondamentalmente positivi quelli resi noti oggi», ha detto poi Gentiloni sottolineando che il tasso di crescita «ha lasciato il segno meno e anche lo zero virgola». «Sarebbe un errore politico micidiale - ha aggiunto - se il governo deprimesse o dissipasse questi segnali».
E c’è stato il primo via libera del Consiglio dei ministri a cinque decreti attuativi della riforma della pubblica amministrazione targata Marianna Madia che così arriva al traguardo dopo la sonora bocciatura della Corte Costituzionale.
Tra le novità principali c’è il nuovo Testo Unico sul pubblico impiego, accompagnato dalla revisione del sistema di valutazione. Completano il pacchetto il documento unico per l’auto, la revisione dei ruoli delle forze di polizia e la riorganizzazione dei corpo dei vigili del fuoco.
I decreti di riforma sono il «miglior biglietto da visita per il contratto dei dipendenti pubblici» ha detto la ministra Madia. «Noi il rinnovo vogliamo avviarlo ma vogliamo anche chiuderlo». Al rinnovo, spiega, «andrà la parte prevalente» del fondo stanziato per la pubblica amministrazione in legge di Bilancio. E un «altro stanziamento» sarà fatto nella prossima legge di Bilancio. Quindi, aggiunge, «sono pronta a fare la direttiva per iniziare il percorso per riaprire la stagione contrattuale ferma da diversi anni».
Con i cinque decreti di oggi «di fatto completiamo l’iter legislativo della riforma», ha detto la ministra che «tutti i decreti già approvati sono efficaci e in vigore».
«Un solo documento» per l’auto, che somma il certificato di proprietà e il libretto di circolazione, «una semplificazione per i cittadini» che partirà «dal giugno del 2018», ha spiegato Marianna Madia parlando del decreto a cui ha lavorato insieme al ministro Delrio.
621 milioni per il 2017 e un miliardo e 27 milioni per il 2018: sono le cifre stanziate e «immediatamente operative» per il riordino delle carriere delle forze di polizia, forze armate e vigili del fuoco. Ad annunciarlo, sempre al termine del Cdm, il ministro dell’Interno Marco Minniti. Il riordino, ha sottolineato, era un «obiettivo da lungo tempo perseguito» e dunque si tratta di «un obiettivo storico» raggiunto. Con il provvedimento, ha aggiunto, «si ridefinisce tutto il percorso delle carriere» e si danno risposte «a coloro che si dedicano ogni giorno a a sicurezza e soccorso».
«Si confermano gli impegni per le nuove assunzioni per sicurezza, difesa e vigili del fuco, con risorse pari a 140 milioni ogni anno».