Ok alla legge che introduce in Italia il reato di tortura
Sì definitivo dell'aula della Camera al disegno di legge che introduce nell'ordinamento italiano il reato di tortura.
Il testo è stato approvato alla Camera con 198 voti a favore, 35 contrari e 104 astenuti.
A favore del testo hanno votato Pd e Ap. Contro Fi, Cor, Fdi e Lega. Ad astenersi perché reputano deludente la norma sono stati M5S, Sinistra italiana, Mdp, Scelta civica e Civici e innovatori.
"L'Italia ha finalmente colmato una grave mancanza nel proprio ordinamento.
L'approvazione definitiva della legge che introduce il delitto di tortura rappresenta un passaggio importante, per il quale il Parlamento lavora da quasi vent'anni e del quale non possiamo che essere soddisfatti", ha affermato la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro.
Il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore commeta: "L'introduzione del reato è un obbligo a cui non ci richiama solo il presidente della Repubblica ma anche la libera ratifica di un trattato sottoscritto nel 1984.
Il testo ha subito molti rimaneggiamenti, troppi e per troppo tempo. È ingiusto ritenere che il testo indebolisca la capacità incriminatrice che il reato comporta.
Dobbiamo introdurre per una questione di igiene linguistica il termine tortura nel nostro ordinamento, un termine oggi impronunciabile".
Il senatore Luigi manconi (Pd) ha criticato la debolezza della legge, sottolineando che solo i comportamenti reiterati si configurerebbero come tortura, escludendo dunque un singolo episodio, il che è ritenuto difforme rispetto alla definizione internazionale del reato di tortura.
Dai sindacati di polizia, invece, critiche alla legge accusata di penalizzare le forze dell'ordine.