Somalia, terza esplosione Tredici morti a Mogadiscio
È salito ad almeno 18 morti, per lo più agenti, ed oltre 30 feriti il bilancio di sangue fornito dalla polizia circa l'autobomba esplosa davanti a un noto hotel di Mogadiscio. Un attacco rivendicato dall'organizzazione integralista islamica somala al Shabaab.
I terroristi che hanno attaccato l'hotel Nasa-Hablod di Mogadiscio sono asserragliati all'ultimo piano dell'edificio e hanno lanciato granate contro la polizia che li sta affrontando. Lo ha riferito un capitano della polizia somala, Mohamed Hussein. I terroristi hanno anche tagliato l'elettricità all'hotel, ha aggiunto l'ufficiale mentre ormai è calata la notte anche nella capitale della Somalia e si odono sporadici colpi di arma da fuoco attorno all'edificio situato vicino al palazzo presidenziale.
Sarebbero più di 20 le persone intrappolate nell'hotel attaccato da terroristi a Mogadiscio. Lo ha riferito la polizia somala. Gli assalitori erano cinque e due sono stati uccisi, ha detto Mohamed Hussein. Fra le persone intrappolate ci sono responsabili di governo, viene aggiunto senza parlare di ostaggi.
Il capitano ha riferito che un colonnello della polizia somala e un ex-deputato sono fra le persone decedute. Una terza esplosione è stata udita a Mogadiscio nell'area dove sono avvenute le due precedenti. Una fonte ufficiale della polizia ha precisato che si tratta di un kamikaze che si è fatto saltare in aria.
Un testimone ricoverato in ospedale per leggere ferite a una spalla e alla testa ha riferito di aver visto tre uomini armati in uniforme correre verso l'hotel dopo l'esplosione dell'autobomba a Mogadiscio: "Penso fossero combattenti Al Shabaab che provavano ad assaltare l'hotel", ha detto l'uomo, Mohamed Dek Haji. Già testimoni di passati attacchi avevano riferito che i terroristi si erano travestiti con divise militari. Gli Al Shabaab hanno già colpito aree importanti di Mogadiscio. Circa la seconda esplosione, il sito della Bbc precisa che sarebbe avvenuta "circa mezz'ora dopo" quella all'hotel Nasa-Habloid.
Mohamed Hussein ha detto che ad esplodere a Mogadiscio vicino all'ingresso di un hotel, nei pressi del palazzo presidenziale, è stata un'autobomba che si sospetta fosse guidata da un attentatore suicida.
Due settimane fa, sempre a Mogadiscio, un camion-bomba era esploso causando la peggiore strage terroristica mai perpetrata in Somalia e una delle più sanguinose al mondo degli ultimi anni: 358 morti e 228 feriti - di cui 122 così gravi da essere stati aviotrasportati all'estero - e 56 dispersi secondo il ministero dell'Informazione citato dal sito Radio Shabelle che lasciava quindi temere un ulteriore aggravarsi del bilancio di sangue.
L'hotel Nasa-Habloid di Mogadiscio, colpito oggi da un attacco con autobomba dall'organizzazione integralista islamica al-Shabaab, era già stato obiettivo di un sanguinoso assalto nel 2016. Verso la fine di giugno era stata fatta esplodere un'autobomba contro il suo cancello e almeno quattro terroristi avevano fatto irruzione nell'edificio, rimanendo asserragliati per ore. Il bilancio era stato di almeno 15 morti e 20 feriti, in gran parte civili.