L'annuncio di Rossi: «Poste, 70 assunzioni»
Nella sua replica in conclusione della discussione generale alla manovra finanziaria 2018 della Provincia il presidente Ugo Rossi, ha difeso le scelte della sua amministrazione in attuazione del programma elettorale e i risultati di questi quattro anni, poi ha cercato di confutare i dati riportati dalle opposizioni in particolare sulla disoccupazione e l'emigrazione dei giovani, sostenendo che non siano così catastrofici, benché preoccupanti. Poi ha annunciato che ci 2,5 milioni messi a bilancio con un emendamento dell'ultima ora serviranno «per garantire dai primi di marzo la consegna giornaliera sei giorni su sette, dal lunedì al sabato, dei prodotti editoriali e della cosiddetta "posta veloce"».
«Con questo intervento - ha detto Rossi - eviteremo che la consegna a giorni alterni interessi anche altri Comuni oltre a quelli dove è già stata adottata». Ha annuciato inoltre che per questo servizio «le Poste assumeranno tra le 60 e 70 persone». E che chiederà a Poste italiane la possibilità di utilizzare la rete di negozi multiservizi e le cooperative per «attivare sinergie positive» sul territorio. Nella seconda giornata di discussione generale sulla Finanziaria sono intervenuti anche i capigruppo dei partiti di maggioranza - Alessio Manica (Pd), Gianpiero Passamani (Upt), Lorenzo Ossanna (Patt) e Beppe Detomas (Ual) - mentre lunedì avevano parlato solo esponenti dell'opposizione.
Manica, dopo aver elencato le misure positive della manovra ha concluso guardando al futuro e ha detto: «È tempo di un ulteriore scatto in avanti ed è tempo delle scelte coraggiose: sul tema della mobilità, con la nuova ferrovia del Brennero, le ferrovie di valle, l'interramento di Trento; non abbiamo bisogno della Valdastico: abbiamo bisogno di nuovi collegamenti ferroviari e di strade digitali; non possiamo cedere ai ricatti e nemmeno farci carico del pensiero corto dei nostri vicini. Sull'ambiente, con l'esigenza di un nuovo ambientalismo fondato sulla tutela e la valorizzazione condivisa dei beni comuni e civici». E ha definito occasione mancata il progetto di rivoncersione del Passo Rolle della Sportiva lasciato cadere.
Nel pomeriggio di ieri si è poi sviluppata la polemica contro la consigliere Lucia Maestri (Pd), che aveva criticato le minoranze per la gran mole di emendamenti presentati, sostenendo che non si può «bloccare l'aula con un ostruzionismo finalizzato a spostare soldi per questioni elettorali».
Giacomo Bezzi (Forza Italia), Walter Kaswalder (Gruppo misto) e Massimo Fasanelli (Gruppo misto) hanno ribattuto che tutti questi emendamenti sono indispensabili perché le richieste di merito possano essere prese in considerazione. Filippo Degasperi (M5S) ha parlato di mancato rispetto dei patti da parte della giunta sul veterinario aziendale, su cui i 5 Stelle chiedono non ci siano modifiche a quanto deciso solo sei mesi fa. Degasperi chiede inoltre di emendare la norma che consente ai direttori della Provincia un'aspettativa di 10 anni invece degli attuali cinque.