Il Pd prende ancora tempo e rinvia l'assemblea Palla all'Upt su Rossi
Il Pd passa il cerino all’Upt. A fronte del timore concreto di una spaccatura e soprattutto di un voto a favore di Paolo Ghezzi, al posto del governatore uscente, Ugo Rossi, ieri il segretario Giuliano Muzio ha chiesto il rinvio a mercoledì dell’assemblea provinciale del Pd, che era stata fissata per questa sera.
L’obiettivo del rinvio è quello di lasciare che prima scelga l’Upt se dire sì o no a Rossi. Solo dopo, anche alla luce di questo ulteriore elemento, decidere di conseguenza. Insomma, il primo partito della coalizione invece di cercare di prendere in mano una situazione difficile, dopo cinque mesi di confronti sterili, e proporre una via d’uscita agli alleati, ha deciso di accodarsi alle scelte degli altri. La posizione del Patt, infatti, resta molto netta, con l’indicazione unica di Ugo Rossi e la minaccia di rompere in caso di scelta diversa da parte degli alleati. L’Upt, invece, come il Pd, per mesi ha coltivato la speranza di trovare un’alternativa a Rossi, convinti della necessità di un forte rinnovamento per sperare di tornare a vincere. L’Unione aveva tentato di creare un asse con i sindaci civici di Francesco Valduga, insieme all’assessore Carlo Daldoss, ma l’aggancio è sfumato, e ora il partito è rimasto spiazzato. Anche l’ipotesi Daldoss come candidato presidente, che piacerebbe almeno a parte dell’Upt, si trova l’ostacolo del no dei vertici del Pd e del Patt, che vede Daldoss come un «traditore» di Rossi che lo chiamò al suo fianco come assessore tecnico.
Nell’Upt dunque la larghissima maggioranza vorrebbe sostituire Rossi, ma non ha un’alternativa e il nome di Paolo Ghezzi, che piace a Lorenzo Dellai e Vittorio Fravezzi, non convince i consiglieri provinciali a cominciare dal capogruppo Gianpiero Passamani. Anche il nome dell’ex senatore Pd, Giorgio Tonini, caldeggiato da qualcuno come possibile mediazione, non sembra riuscire a unire. Per rassegnazione, dunque, l’Unione stasera - sempre che arrivi a una decisione - potrebbe indicare Rossi come unica strada percorribile. L’altra opzione, ma che sembra più una fantasia che una realtà, è che l’Upt decida di buttarsi comunque nel progetto dell’alleanza civica con Valduga sperando che Patt e Pd la seguano.
Morale, vista la difficoltà dell’Upt a trovare una via diversa rispetto alla riconferma del presidente Ugo Rossi, il segretario del Pd, Giuliano Muzio, spera che la resa dell’Upt di fronte all’evidenza spingerà di conseguenza il Pd a fare altrettanto. In questo modo l’assemblea provinciale mercoledì, quando si riunirà sapendo che Patt e Upt si sono già espressi per Rossi, non potrà che scegliere l’autonomista se non vuole spaccare la coalizione. «È noto a tutti - sostiene il segretario del Pd - che se dipendesse da me io darei l’indicazione per Rossi. Ma oggi il Pd è spaccato a metà, con il rischio che prevalga Ghezzi per un voto. E se il Pd si dovesse pronunciare per Ghezzi, mentre Patt e Upt sono contrari poi cosa facciamo? Per questo ho ritenuto più utile per trovare una soluzione condivisa rinviare l’assemblea. Poi, se il parlamentino dell’Upt non dovesse arrivare a una decisione, mercoledì noi un nome o almeno un metodo per individuarlo lo dovremo trovare».