«In 108 giorni l'assessore Bisesti non ha mai risposto alle domande»
La legislatura è partita ormai da quasi quattro mesi, un periodo da cui si possono già trarre alcuni spunti. Fin dal 20 novembre 2018, abbiamo avviato l'attività politica confluita in una serie di atti ed in particolare in 143 interrogazioni. Di queste, solo 21 hanno finora ottenuto risposta, ma tra i tanti ambiti di verifica, ce n'è uno da cui dopo 108 giorni non è arrivata ancora una risposta che sia una, eccezion fatta per l'incredibile rifiuto di rispondere in merito alla vicenda della biblioteca del Primiero (n. 168)". Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere provinciale trentino M5s Filippo Degasperi.
"Si tratta - prosegue - dell'ambito della scuola e della cultura, quello in cui l'assessore Bisesti aveva provato a mostrare i muscoli attraverso ispezioni e ingerenze con cui si sono messe in discussione il rispetto delle regole da parte degli insegnanti e l'autonomia delle scuole. Evidentemente però, quando tocca all'assessore rispettare i regolamenti e i 30 giorni previsti per rispondere alle interrogazioni, il piglio e la determinazione svaniscono".
"Tra le interrogazioni senza risposta che riguardano la scuola e la cultura - aggiunge Degasperi - ce ne sono alcune per le quali la mancata risposta è sconcertante. C'è per esempio quella sulla scuola privata Steam di Rovereto (n. 55) autorizzata a tempo di record dal Dipartimento della Conoscenza, al quale tuttavia non sono bastati 106 giorni per rispondere alle domande da noi avanzate. C'è quella sulla situazione delle scuole musicali (n. 104) ormai trasformate, in spregio alla volontà del Consiglio provinciale, in orticelli coltivati privatamente. C'è quella relativa ai finanziamenti agli enti di formazione professionale privati (n. 90) e soprattutto ci sono quelle relative alle iniziative adottate per altalene e corsi sulla parità di genere (n. 129 e n. 153) dall'assessore-ispettore, rimaste clamorosamente inevase nonostante le certezze sbandierate a parole".
"Evidentemente la politica e l'amministrazione - conclude il consigliere M5s - sono più complicate e più serie rispetto ai selfie e alle scampagnate presso le scuole trentine con ufficio stampa e fotografo al seguito. Verrebbe da citare Robert de Niro per contrassegnare una gestione che per ora ha mostrato solo chiacchiere e distintivo".