Europee, la Meloni candida il pronipote di Mussolini
Si definisce «un patriota», ha 50 anni, è stato militare di Marina e dirigente di Finmeccanica, la principale azienda di Difesa italiana per la quale ha svolto il ruolo di rappresentante in Medio Oriente. Ma inevitabilmente, più del suo curriculum, a richiamare l’attenzione è il suo nome: Caio Giulio Cesare Mussolini. Ovvero, il pronipote del duce. Suo nonno, infatti, era Vittorio Mussolini, figlio di Benito. E lui entrerà nelle liste di Fratelli d’Italia per le Europee.
La notizia era già nota da un paio di giorni, dopo che lui stesso aveva annunciato la candidatura in un’intervista al giornale londinese «The Times», spiegando di presentarsi a sostegno «della sovranità, della protezione del nostro Paese e della famiglia».
Ma ieri la leader del movimento, Giorgia Meloni, l’ha ufficializzata attraverso un video su facebook in cui appare insieme al neo candidato. Evocativa la location scelta per girare l’annuncio. Alle spalle dei due protagonisti, infatti, si staglia con i suoi 60 metri il Palazzo della civiltà italiana, edificio soprannominato Colosseo Quadrato. «Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori» la scritta che campeggia sulla sommità. Da sempre simbolo legato al Ventennio, sorse tra il 1936 e il 1940, quando fu progettato il quartiere romano dell’Eur in vista dell’Esposizione universale e del ventennale del regime, nel 1942. Lo scoppio della guerra cambiò drasticamente il corso delle cose e l’evento non si svolse mai.
«Sono fiera - dichiara nel video Giorgia Meloni - di annunciare la candidatura di Caio Giulio Cesare Mussolini nelle liste di Fratelli d’Italia per le elezioni europee. È un altra importante personalità che arricchisce le liste di Fratelli d’Italia, continua il nostro cammino verso la vittoria alle europee del 26 maggio».
«È un onore per me - aggiunge lui - essere candidato per Fratelli d’Italia, partito di patrioti come lo sono io. Mi candido al sud perché l’Italia riparta dal Sud. Non esiste una questione meridionale, ma una questione nazionale. Ho servito l’Italia per tanti anni, vorrei continuare a farlo in Europa».