Commissione dei Sei: il leghista Maturi eletto presidente all'unanimità
Essere stato votato all’unanimità alla guida della Commissione dei Sei «rappresenta un segnale molto positivo che rafforza il mio mandato e l’intento di difendere, ma soprattutto di aumentare, la nostra Autonomia», ha affermato il deputato della Lega Filippo Maturi, eletto oggi a Roma presidente della commissione paritetica, e che ha ricevuto le congratulazioni del Presidente pro tempore, On. Michl Ebner.
«Sono lieto - ha aggiunto il collega di partito Vettori - che la mia proposta di voto sia stata accolta: l’onorevole Maturi sarà garante della nostra autonomia anche grazie al suo strategico ruolo parlamentare che lo porta a essere naturale collegamento tra le istanze del territorio provinciale e il governo nazionale».
Prima iniziativa del neo-presidente, proporre un vertice con il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. «Le proposte oggi sul tavolo della Commissione provengono dai lavori svolti da una giunta precedente a matrice Svp-Pd - spiega Maturi -. In rispetto dell’autonomia, di questa giunta provinciale e della sua nuova maggioranza che vede al governo Svp e Lega, ritengo sia opportuno un confronto con il presidente Kompatscher per capire se quelle proposte sono ancora attuali o meno».
Secondo Lampis, è «corretto che fosse un parlamentare a presiedere la Commissione dei Sei per fare da ponte tra l’autonomia e le istituzioni romane».
«Siamo contenti di aver individuato una soluzione condivisa da tutti e auspichiamo che il lavoro si riveli proficuo per l’Autonomia altoatesina», ha dichiarato Schullian. Soddisfatto anche Durnwalder: «Ritengo che quello di oggi sia stato un buon avvio di Commissione. Essere riusciti a trattare anche un primo argomento, avviando l’analisi della pratica riguardante la composizione e le funzioni delle commissioni centrali e locali del personale Inps e Inail, mi consente di definire la seduta iniziale molto soddisfacente».
Per Ebner, «aver eletto l’onorevole Maturi Presidente con voto unanime ci dà una marcia in più per lavorare insieme a uno sviluppo dell’autonomia nel migliore dei modi, sia per quanto riguarda il rispetto dei tre gruppi linguistici sia per l’indispensabile sintonia tra gli organi territoriali, in questo caso Stato e Provincia».