Il Senato approva mozione Segre
Non ha ottenuto l’unanimità la mozione per istituire una commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo, proposta dalla senatrice a vita Liliana Segre. L’aula del Senato l’ha approvata con 151 voti favorevoli, nessun voto contrario e 98 astensioni. Un lungo applauso e senatori in piedi al termine del voto.
“Un’occasione persa. L’approvazione della mozione proposta dalla senatrice Liliana Segre con il voto unanime di tutto il Senato sarebbe stato un segnale forte e simbolico. La destra ha provato a piantare le sue bandierine e non è stato possibile, neanche su un argomento come questo, trovare una condivisione senza se e senza ma”. Lo dichiara la vicepresidente del Senato e senatrice del Pd Anna Rossomando.
“La #Lega e #FDI si astengono sulla costituzione della commissione proposta da #LilianaSegre contro chi istiga all’odio e alla violenza e purtroppo anche #fi che si professa liberale si accoda. È il segno della deriva di una destra che si consegna all’estremismo e lo difende”. Cosi Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd su Twitter.
“Non condividendo taluni contenuti della mozione della maggioranza e ribadendo la massima solidarietà alla senatrice Segre per gli odiosi attacchi che subisce sulla rete, Forza Italia si asterrà sulla mozione della maggioranza ma sin d’ora assicura il suo fattivo contributo ai lavori della istituenda commissione parlamentare”, ha detto il vicecapogruppo vicario di Forza Italia al Senato Lucio Malan sulla mozione Segre. “Sul piano dei contenuti riteniamo troppo ambiguo il passaggio sul contrasto ai nazionalismi - ha spiegato il senatore - e la necessità di colpire anche dichiarazioni ‘sgradite’, anche quando non siano lesive della dignità della persona. Per noi prevalgono sempre i principi della libertà di espressione sanciti dalla nostra Costituzione, nei limiti previsti dalla legge. Affermare la propria identità deve essere sempre consentito, se non lede la libertà altrui. Ci dispiace che tali aspetti non siano stati espunti dalla mozione di maggioranza, impedendo un voto unanime che era a portata di mano”. E poi rivolgendosi al capogruppo di Italia viva, Davide Faraone, che aveva attaccato FI in Aula, ha aggiunto: “Deprechiamo la sua posizione intrisa da pregiudizi: ci accusa falsamente di aver cambiato la nostra mozione dopo il voto in Umbria. E’ una fake news per mettere in atto una posizione escludente rispetto all’opposizione, paradossale su un provvedimento come questo”.
“Fratelli d’Italia non ha votato a favore dell’istituzione della commissione perché non è una commissione sull’antisemitismo, come volevano far credere, ma una commissione volta alla censura politica. Purtroppo la mozione Segre è in realtà la mozione Boldrini, perché ricalca fedelmente la commistione ‘Jo Cox’ istituita dall’allora presidente della Camera, con la finalità di creare un gruppo di ‘saggi’ con il potere di censurare chi non rispetta i canoni del politicamente corretto. Insomma, la commissione approvata oggi riesce dove aveva fallito la Boldrini”. Così il senatore di Fratelli d’Italia Giovanbattista Fazzolari. “E’ impensabile parlare seriamente di contrasto all’antisemitismo e ai totalitarismi senza fare alcun riferimento all’integralismo islamico - ha aggiunto - visto che il pericolo deriva proprio dal fondamentalismo e dall’immigrazione musulmana, e senza recepire la risoluzione del Parlamento europeo di condanna delle dittature nazista e comunista. Purtroppo con il pretesto del contrasto all’antisemitismo, il Senato ha approvato l’istituzione di una struttura liberticida che avrà il potere di stabilire chi ha il diritto di dire cosa e di chiedere la censura in rete delle idee non gradite. Di fatto l’istituzione del ministero della verità di orwelliana memoria”, ha concluso Fazzolari.