E' andato esaurito in poche ore il contributo per le biciclette La Provincia valuta altri aiuti
Tutti pazzi per la bicicletta. Il budget di un milione di euro stanziato dalla Provincia per il contributo all’acquisto si è esaurito in poche ore. Ieri migliaia di trentini hanno iniziato la giornata davanti al pc per essere tra i primi a inviare la richiesta del bonus: all’ora indicata sono letteralmente piovute le e-mail con la documentazione.
L’erogazione degli incentivi, come da indicazione della Provincia, segue l’ordine cronologico di presentazione delle domande fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Nessuno ha voluto perdere tempo e a Trento è stato addirittura necessario sospendere la raccolta delle domande, arrivate ad oltre 700: a mezzogiorno, come riporta il sito dell’amministrazione, si era già toccato «un numero complessivo vicino al limite del budget complessivo disponibile» che è pari a 600mila euro.
«Ho saputo che in qualche Comune è stato raggiunto il budget in meno di un’ora. Sì, è stato un successo - commenta l’assessore provinciale all’urbanistica e ambiente Mario Tonina - La risposta che c’è stata da parte dei cittadini ci fa piacere, ma bisognerebbe avere il pozzo di San Patrizio per soddisfare tutti. Domani (oggi per chi legge, ndr) ne parleremo in giunta per capire come procedere, se ci sarà la possibilità di stanziare risorse in più».
Del milione totale, tolti i 600 mila euro per Trento, 200mila sono destinati a Rovereto, 80mila euro a Pergine Valsugana, 60 mila euro a Riva del Garda e 60 mila euro ad Arco.
Se il budget complessivo aumenterà, l’idea è di spalmarlo sui Comuni che non hanno la possibilità di attingere al bonus del Governo contenuto nel Decreto Rilancio e previsto per le città oltre i 50mila abitanti. Trento potrebbe dunque rimanere all’asciutto, solo perché può contare sui benefit che Roma sta predisponendo e che prevedono un incentivo fino a 500 euro per coprire fino al 60% la spesa per l’acquisto di biciclette tradizionali, e-bike, monopattini elettrici (mentre la Provincia di Trento riconosce fino a 600 euro per le bici a pedalata assistita e fino a 100 euro per bici tradizionali).
Nel capoluogo è possibile tuttavia che oggi venga accettata qualche altra domanda. Tutto dipende dalla correttezza delle richieste arrivate ieri: se qualcuna risulta non accoglibile, dalle 9 di stamattina potranno essere accettate altre domande. Ieri sono state attivate tre linee telefoniche dedicate presso l’ufficio Mobilità e due persone hanno chiesto assistenza nella compilazione della pratiche perché senza computer o smartphone. «Chi ha presentato correttamente la domanda ha ricevuto subito dopo una e-mail di conferma, la quale attesta che la richiesta è andata a buon fine - viene evidenziato - Non si tratta dunque ancora dell’autorizzazione a richiedere il bonus: per avere il via libera bisognerà infatti aspettare una ulteriore e-mail che sarà inviata nei prossimi giorni».
Valutando l’interesse manifestato dai trentini nei giorni scorsi, con code nei negozi di biciclette per la richiesta dei preventivi, e considerando eventuali difficoltà dei rivenditori a reperire i mezzi dai fornitori (per la chiusura causata dall’emergenza sanitaria) la giunta provinciale venerdì scorso ha prolungato il termine per procedere all’acquisto. I beneficiari, come si legge nella delibera, avranno 80 giorni di tempo per prendere la bici; il conteggio avrà inizio a partire dalla ricezione della comunicazione di concessione dell’incentivo. Attenzione alle regole: trascorsi gli 80 giorni il bonus verrà revocato. Il contributo verrà tolto anche se non si utilizza la bici per lo scopo per il quale è nato l’incentivo, ossia coprire il tragitto casa-lavoro: a tal proposito si sta realizzando una App per monitorare gli spostamenti. «Il controllo ci sarà: l’obiettivo primario è di evitare un intasamento del traffico cittadino nei prossimi mesi. Ci sono anche altri aspetti importanti da evidenziare, come la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini - prosegue l’assessore Tonina - Ora valuteremo le richieste per capire quali siano le preferenze dei trentini nella scelta, quante saranno le richieste di e-bike. Faremo un’analisi anche per stanziare eventuali nuove risorse. In alcune aree, penso a Riva e ad Arco, credo si possano usare con buoni risultati anche le bici tradizionali a pedalata muscolare».