L'appello del premier Conte: «Non è il tempo della movida altrimenti i contagi risalgono»
"Grazie a voi italiani, ma non è finita, chiariamolo, non e' il tempo dei party e della movida, altrimenti la curva risale". Così il premier Giuseppe Conte ha risposto, lasciando il Senato, ad un'anziana che lo ringraziava "a nome dell'Italia" per l'impegno di questi mesi.
"Abbiamo tolto l'autocertificazione perchè la curva era sotto controllo ma nessuno pensi che sono saltate le regole di precauzione". "Abbiamo vinto la prima battaglia col virus e rimesso il paese in sicurezza. L'indice di contagiosità R0 è passato da 3,5-4 a 0,5. Da questo patrimonio ripartiamo" nella Fase 2. Così il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera. "Un Paese che si rimette in cammino non poteva che avere Regioni più autonome su cosa riaprire e quando. Abbiamo detto (dal governo, ndr) 'potete aprire a condizione che', non 'dovete riaprire'. Ogni regione si assume la responsabilità di riaprire gradualmente, di riaccendere quello che era stato spento. Potrebbero esserci Regioni, ci sono già, che decidono di riaprire qualche giorno dopo alcune attività. Mi pare saggio. Non vince la fretta, ma la valutazione saggia dei numeri".
"Uscite di casa, ma indossate le mascherine. Soprattutto in questi primi giorni usate le mascherine". Così il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa. Zingaretti ha aggiunto che dai dati emerge che "i nuovi cluster di contagio sono gli ambiti di relazione negli appartamenti e con gli amici".
Uno spot con le regole da seguire agli 'happy hour', ma anche per far capire quali potrebbero essere le conseguenze se non si portano le mascherine e se non si evitano gli assembramenti. Lo ha annunciato il presidente del veneto, Luca Zaia, che già nel passato aveva fatto realizzare uno spot 'choc' sulle cosiddette 'stragi del sabato sera'.
Circolare Gabrielli, assicurare divieto assembramenti - Massimo impegno" nel controllo del territorio per contrastare mafie, criminalità diffusa e assicurare allo stesso tempo "il rispetto del divieto di assembramento". E' quanto scrive il capo della Polizia Franco Gabrielli in una circolare inviata ai questori di tutta Italia. Saranno poi i tavoli tecnici delle singole questure a "individuare e impartire" le disposizioni necessarie al personale per l'intensificazione dei controlli. "Alla luce del graduale riavvio delle attività economiche e di un progressivo riassetto della vita sociale - scrive il capo della Polizia - si richiama l'attenzione" dei questori "sulla necessità di orientare il massimo impegno verso l'attività di controllo del territorio, per prevenire e contrastare ogni tentativo di ripresa dell'operatività delle organizzazioni criminali, nonché della criminalità diffusa". Allo stesso tempo, i questori dovranno assicurare "il rispetto del divieto di assembramenti e di aggregazioni di persone e l'osservanza delle misure del distanziamento sociale".