Maxi-rissa nella notte a Jesolo, grave un altoatesino

 

Una maxirissa è scoppiata la notte scorsa a Jesolo: Un gruppo di una trentina di giovani è venuto alle mani in piazza Mazzini. A fare le spese della megarissa, combattuta a calci e pugni, è stato soprattutto un altoatesino, rimasto a terra seriamente ferito. Secondo quanto si apprende, l’altoatesino avrebbe riportato la frattura del femore e di una vertebra e dopo una notte all’ospedale di San Donà ha chiesto oggi le dimissioni ed è tornato a Bressanone. A fatica la polizia è riuscita a riportare la calma.   

Il turista altoatesino è rimasto ferito nella rissa a Jesolo, che ha coinvolto quattro suoi amici e uno straniero. Il giovane è stato ricoverato per lesioni ad un femore e a una vertebra.
Secondo una prima ricostruzione, sarebbero stati i cinque amici ad aggredire lo straniero che ha reagito colpendo uno dei giovani.

Nella rissa sarebbero rimaste coinvolte varie persone, molte delle quali visibilmente ubriache. Tutti sono fuggiti prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, che hanno trovato a terra il turista 30enne altoatesino, portato in ospedale. Sono in corso accertamenti da parte della Polizia per individuare tutti i partecipanti allo scontro, anche attraverso la testimonianza dello stesso ferito.

Il sindaco di Jesolo. «Sono rattristato per questo ennesimo episodio di violenza che ha lasciato dietro di sé feriti e che, ancora una volta ha ferito Jesolo e la sua comunità. Allo stesso tempo sono anche arrabbiato per l’età delle persone coinvolte in questa vicenda che non sono dei ragazzini ma giovani adulti. Alla ferma condanna dell’accaduto e all’auspicio che le forze di polizia possano individuare e punire i responsabili, l’amministrazione valuterà anche la richiesta di risarcimento per il danno d’immagine» dice il sindaco della località balneare del Veneziano, Valerio Zoggia commentando la rissa.

«Sento tuttavia il dovere, come sindaco e come padre, di lanciare l’appello ad una attenta riflessione che coinvolga tutta la società e le istituzioni - aggiunge - . Quanto accaduto la scorsa sera a Jesolo e quello che accade sempre più spesso un po’ in tutto il Paese, mi porta a dire che i giovani hanno perso il senso del limite. Troppo spesso la ricerca del divertimento sembra passare per l’abuso di alcolici. Troppo spesso la risposta ad uno sguardo di troppo o ad una frase sbagliata passa per la reazione fisica e violenta».

E questo accade, sottolinea, «non solo tra i giovanissimi ma anche tra adulti dai quali ci si aspetta maggiore senso di responsabilità, di maturità. A tutto questo non si può continuare a dare responsabilità alla politica o alle forze dell’ordine che stanno dando il massimo per tutelare l’ordine e la sicurezza e che non possono sostituirsi alla responsabilità personale».

Per Zoggia, occorre che la società «affronti sul serio il problema di questo modo di vivere dei giovani, che ne indaghi a fondo le ragioni e ne trovi le soluzioni. La politica e le istituzioni ci sono e possono collaborare, ma occorre che tutti si sentano parte dell’educazione dei giovani. Nessuno può chiamarsi fuori».

«Litigare e fare a botte sembra essere la moda del momento e non solo tra i ragazzini, visto che in questo caso stiamo parlando di trentenni»: lascia trasparire all’ANSA tutta la sua costernazione il sindaco. Zoggia conferma che la Polizia sta procedendo all’identificazione di tutti i protagonisti dell’accaduto. «Non è bastata la chiusura delle discoteche - rileva - ora i giovani alzano il gomito ed esagerano. Non sappiamo che fare. I controlli delle forze dell’ordine ci sono - conclude - eppure queste cose continuano ad accadere».

     

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