Nobel per la pace al Wfp l'Agenzia Onu che lotta contro la fame nel mondo
Il Nobel per la Pace 2020 è stato assegnato al World Food Programme.
Il Norwegian Nobel Commitee ha premiato l’agenzia Onu per la solidarietà internazionale nella lotta contro la fame. Il Wfp twitta: onorati da Nobel, lotta fame e pace vanno insieme.
‘Siamo orgogliosi e felicissimi, per noi e per gli oltre 85 milioni di persone che assistiamo nel mondo e che ancora oggi incredibilmente soffrono la fame. Speriamo che questo premio getti un pò di luce su un problema ancora sottovalutatò, ha detto Emanuela Cutelli, responsabile della comunicazione del Wfp per l’Italia.
«Grazie di cuore al Nobel Committee per aver onorato il World Food Programme con il Nobel per la pace 2020. Questo è un potente promemoria per il mondo che la pace e #famezero vanno di pari passo», scrive il Wfp in un tweet.
«Mi congratulo con i miei colleghi del World Food Programme per il Nobel per la Pace. E ringrazio la comunità internazionale per il riconoscimento dell’importanza della sicurezza alimentare. Siamo molto orgogliosi di aver lavorato nel corso di decenni insieme al Wfp, fondato nel 1961 come filiare della Fao per l’assistenza alimentare, per raggiungere l’obiettivo fame zero», commenta il direttore generale della Fao, l’ Organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, Qu Dongyu su twitter.
Il Nobel al World Food Programme «ha un altissimo valore perché dà forza a tutte quelle pratiche istituzionali e associative vigili e attente all’emergenza alimentare e sulla necessità di trovare strumenti sempre più adeguati per sconfiggerla, in linea con gli obiettivi Fao #famezero2030», osserva la ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova in un post su Fb. Allo stesso tempo, continua la ministra, «evidenziando lo stretto legame tra fame, emergenza climatica, desertificazione di vaste aree del pianeta, guerra e povertà, impone la presa d’atto di un tema non più derubricabile, il tema dei temi: riequilibrare i rapporti di scambio e considerare quella della migrazioni una grande questione geopolitica che anche l’Europa deve mettere al primo posto della sua agenda. Sovranità , salute e sicurezza alimentare, diritto al cibo e cibo di qualità per tutti sono le priorità - sottolinea - all’ordine del giorno. Le strategie dei Paesi e dei sistemi di governance sovranazionale dovranno saper rispondere adeguatamente con una capacità di lungimiranza mai vista prima. Questo è il nostro compito, e nel nostro piccolo la politica di costruzione del Fondo emergenze Alimentari va in questa direzione, esattamente come affermare - conclude - l’urgenza non più rinviabile di sancire il diritto al cibo di qualità per tutti in Costituzione»