Covid e stagione dello sci, Zaia: "Oggi incontro con il governo, ci aspettiamo una risposta non devastante"

Ci sarà anche Il tema degli impianti sciistici, annuncia il governatore Luca Zaia, tra gli argomenti che oggi pomeriggio verranno discussi tra Regioni, Anci, Upi e i ministri Boccia e Speranza, in vista del prossimo Dpcm. «Capirò oggi cosa diranno - afferma Zaia - I presupposti sono sempre gli stessi; la salute viene prima di tutto, ma se si chiude bisogna ristorare, e se si chiude e si ristora, bisogna evitare che gli altri aprano. Ci vuole un trattamento perequativo, altrimenti si fa la figura dei ‘pirlà di fronte al mondo intero. Chiudere le piste da noi e pensare che in Austria, in Svizzera e in Slovenia invece si può sciare diventa davvero difficoltoso e anche imbarazzante».

«In Austria - ricorda Zaia - danno fino all’80% del fatturato perso, idem in Germania con percentuali diverse. Penso che in Italia molti operatori avrebbero anche accettato percentuali inferiori. Invece si è fatta questa scelta; si pensi solo al tema del bonus che non ha cambiato la vita con i 600 euro. Così gli operatori si trovano più in difficoltà ad affrontare i temi di restrizione perchè nessuni crede più ai ristori».

«Lo sci - conclude - è uno sport salutare, fatto all’aria aperta, è un’ambiente ideale per non diffondere il contagio.

Ovviamente bisogna evitare l’ assembramento. È una partita complicata. Ma la chiusura dello sci è la fine della montagna.
In conto bisogna mettere non solo l’impatto economico, ma anche sociale che sarà devastante».

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