Tragedia al largo di Gibuti: si ribalta un’imbarcazione, 34 migranti morti
Tra le vittime ci sarebbero diversi bambini. Lo stretto di Bab el-Mandeb, che separa Gibuti dallo Yemen, è un punto di intenso traffico di migranti e rifugiati, sia per gli yemeniti in fuga dalla guerra che per gli africani che tentano la fortuna nella penisola arabica
GIBUTI. Trentaquattro migranti sono morti in seguito al ribaltamento della loro imbarcazione al largo di Gibuti. Lo rende noto l'Oim.
Si tratta, secondo Mohammed Abdiker, direttore dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni per l'Est e il Corno d'Africa, della "seconda tragedia del genere in poco più di un anno", dopo la morte di 20 persone nello stesso stretto di Bab el-Mandeb il 4 marzo.
Tra i corpi ritrovati ci sarebbero quelli di "molti bambini", ha detto all'Afp una fonte dell'Oim, precisando che il capovolgimento "è avvenuto intorno alle 4 del mattino, a nord di Obock" sulla costa di Gibuti.
"La barca aveva lasciato lo Yemen con circa 60 migranti a bordo, secondo i sopravvissuti", ha aggiunto la fonte. "E' stata inseguita dalla guardia costiera, mentre il mare si ingrossava e il tempo peggiorava". I sopravvissuti sono stati "accolti dall'OIM e dalle autorità di Gibuti".
Lo stretto di Bab el-Mandeb, che separa Gibuti dallo Yemen, è un punto di intenso traffico di migranti e rifugiati, sia per gli yemeniti in fuga dalla guerra che per gli africani che tentano la fortuna nella penisola arabica.