Riaperture, il Trentino sarà zona bianca dal 14 giugno. Figliuolo: valutare anche il via libera per le discoteche (senza ballo)
I numeri in continuo miglioramento in Italia porteranno rapidamente alla fine di tutte le restrizioni: resteranno i gesti barriera (distanziamento, igiene e mascherine) e i protocolli di sicurezza per ogni attività specifica. Nei locali notturni attività di bar e ristorante ma si organizzeranno anche momenti per le vaccinazioni dei giovani
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TRENTO. Continua a scendere l'incidenza dei casi covid in Italia e da lunedì, per la prima volta da quando a novembre è entrato in vigore il sistema dei colori, saranno tre le regioni in zona bianca: per gli oltre 3 milioni di abitanti di Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna cadranno tutte le restrizioni ad eccezione del distanziamento e dell'utilizzo della mascherina e fermo restando l'adozione dei protocolli di sicurezza previsti per i differenti settori.
Una situazione che a metà giugno potrebbe essere quella in cui si troverà più della metà del Paese. Anche per il Trentino si avvicina così la tanto attesa zona bianca: scatterà, secondo le previsioni, il 14 giugno prossimo.
Si consolida il calo dell'incidenza dei casi covid in Italia: per la prima volta da mesi è sotto i 50 ogni 100mila abitanti nella media nazionale (dovrebbe attestarsi a 46) e in 12 regioni e nella provincia autonoma di Trento.
Lo è ampiamente nelle tre che già questo lunedì saranno in bianco (18 in Friuli, 12 in Molise e 13 in Sardegna) e dunque, come previsto dal decreto, riprenderanno tutte le attività, non ci sarà più il coprifuoco e anticiperanno le riaperture tutti quei settori la cui ripartenza era prevista tra il 15 giugno e il 1° luglio: matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso.
Ma ci sono almeno altre dieci Regioni che, stando alle previsioni, hanno dati da zona bianca e che dovranno essere mantenuti per tre settimane consecutive per consentire il passaggio: ce li hanno sicuramente Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, che sono alla seconda settimana e dal 7 giugno passeranno in bianco, e li hanno la Lombardia, l'Emilia Romagna, il Lazio, il Piemonte, la Puglia che però passeranno nella zona senza restrizioni dal 14 di giugno, come il Trentino.
E con i dati in costante miglioramento il commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo apre alle discoteche, chiedendo di valutare i protocolli per l'eventuale ripartenza (ma solo come bar e ristoranti, senza ballo) e la possibilità di somministrare il vaccino ai più giovani all'interno dei locali.
I dati che la cabina di regia del ministero della salute analizzerà nelle prossime ore confermano dunque il trend che si registra da diverse settimane, grazie soprattutto all'avanzamento della campagna di vaccinazione che ha consentito di ridurre i ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive, ormai ampiamente al di sotto del 20% del totale dei posti disponibili e ben lontani dalla soglia critica rispettivamente del 40 e del 30%.
La struttura commissariale per l'emergenza di Francesco Figliuolo ha trasmesso "per le valutazioni di competenza" una mail indirizzata al Cts e alle Regioni sulla "possibile riapertura in sicurezza del settore dell'intrattenimento danzante, nella piena compatibilità con la tutela della salute di utenti e lavoratori, nonché a rappresentare la disponibilità degli utenti del settore stesso a poter contribuire attivamente alla campagna vaccinale nazionale anti ovid-19, con un 'attenzione dedicata al settore giovanile".
In allegato alla mail c'è il protocollo proposto dal settore dell'intrattenimento serale e notturno (Silb).
Nei giorni scorsi il presidente del Silb-Fipe, l'associazione intrattenimento di Ballo e Spettacolo, Maurizio Pasca, aveva offerto la sua disponibilità ad organizzare open day per i vaccini anche nelle discoteche in vista di eventi estivi, affinché nella campagna vaccinale potessero essere raggiunti sempre più giovani.
Il Silb aveva anche consegnato al Comitato Tecnico Scientifico un protocollo sulla riapertura in sicurezza delle discoteche, che prevedeva l'utilizzo della mascherina senza la necessità del distanziamento sociale.
Oltre all'obbligatorietà del green pass (certificato vaccinale, tampone o attestato di guarigione), era previsto anche l'utilizzo di materiali monouso, la tracciabilità attraverso l'acquisto dei biglietti online e la sanificazione dei locali.
La stessa associazione è anche promotrice di un esperimento in due diverse discoteche a giugno, a Gallipoli e a Milano, per verificare le condizioni sulla riapertura del settore. La mail della struttura commissariale è infatti anche indirizzata ai presidenti delle Regioni Puglia e Lombardia e ai sindaci di Gallipoli e Milano.