TRENTO. La società Aerogest, che deteneva una parte delle quote private dell’aeroporto Catullo, si è sciolta il mese scorso. Ma non c’è problema: le quote le ha acquistate la Provincia Autonoma di Trento.

Perché come ha detto l’assessore all’Ambiente Tonina: «Via libera agli investimenti puntando ad una governance stabile».

Un comunicato stampa di piazza Dante ci informa che è stato «firmato oggi a Verona dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, presso la sede della Camera di Commercio, l'atto notarile con il quale sono state riassegnate alla Provincia autonoma le azioni già di Aerogest della quota di partecipazione nella società Catullo spa. Con questa operazione la Provincia diviene socio diretto di Catullo Spa, con una partecipazione pari al 14% circa del capitale sociale, e potrà poi partecipare all'aumento di capitale che è stato deliberato recentemente dalla Giunta, finalizzato alla realizzazione di nuovi investimenti».

Alla firma di oggi erano presenti, oltre al vicepresidente Mario Tonina, il sindaco di Verona Federico Sboarina, il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto e il presidente della Camera di Commercio di Verona Giuseppe Riello.

«La Provincia autonoma di Trento - sottolinea Tonina - prosegue il suo impegno lungo un percorso condiviso con i soci pubblici, che dovrà portare oltre che alla realizzazione degli investimenti concordati, anche ad una governance stabile del Catullo, in un proficuo rapporto tra pubblico e privato».

Il comunicato stampa non ci dice quanto ha speso la Provincia per queste quote. Ma considerato che il mese scorso la società ha dichiarato perdite per 12 milioni, e che la Provincia si era detto pronta a investire 9,3 milioni di euro...