La morte di Camilla, 18 anni, per AstraZeneca fa rivedere tutta la campagna vaccinale delle regioni
Chi aveva puntato sugli Open Day per adolescenti, ora deve decidere come proseguire, si discute sull’opportunità di fare le seconde dosi, e Speranza ricorda che era sempre in vigore la raccomandazione a non usarlo sui giovani (ma ogni regione ha fatto quello che ha voluto)
LA NOTIZIA Il decesso, e il caos per gli Open Day
ROMA. La morte della diciottenne Camilla Canepa, in Liguria, riaprte il caso del vaccino AstraZeneca e dei suoi possibili effetti collaterali gravi soprattutto in giovani donne. L'atteso parere del Comitato tecnico scientifico (Cts) sull'utilizzo del vaccino per i giovani dai 18 anni in su considererà le indicazioni in merito già date dal ministero della Salute e dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa, ovvero che per questo immunizzante si raccomanda un uso preferenziale per i soggetti over-60. In queste ore ci sarebbe appunto una convergenza per "raccomandare" a questa categoria il vaccino anglosvedese. In sostanza, l'autorità italiana ricorda che già mesi fa aveva detto che era meglio non usare AstraZeneca nei giovani, e questa indicazione non è mai stata tolta. Ma praticamente ogni regione italiana ha fatto quello che ha voluto.
Una decisione che riapre il dibattito anche sulla possibilità (o l’opportunbità) di somministrare una dose diversa (cosiddetta «eterologa») agli under 60 che hanno ricevuto la prima con Astrazeneca e sulla valutazione dei tempi del richiamo. Gli esperti stanno ora facendo una sintesi dei loro pareri che - a quanto si è appreso - andrebbe verso una riorganizzazione complessiva della campagna vaccinale, quindi anche della somministrazione delle diverse tipologie di vaccino a seconda delle età, alla luce del mutato quadro epidemiologico.
Se le decisioni da adottare spetteranno comunque esclusivamente alla politica. Ad anticipare la linea è lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza, ma nel frattempo è caos nelle Regioni, che stanno procedendo in ordine sparso, mentre vari esperti indicano di completare comunque il ciclo vaccinale con AstraZeneca se si è già avuta una prima dose.
La questione si è posta a seguito degli open day organizzati da varie Regioni proprio con il vaccino AZ ed aperti anche ai giovani a partire dai 18 anni, e dopo che due casi di trombosi rare si sono verificati nelle ultime settimane in giovani donne. A questo proposito, rispondendo al question time al Senato, Speranza ha sottolineato che lo scorso 7 aprile il ministero, con una circolare, "ha già raccomandato l'uso preferenziale del vaccino AZ agli over-60 e Aifa ha ribadito che il profilo beneficio-rischio è più favorevole all'aumento dell'età". Queste valutazioni, ha anticipato, "saranno sicuramente considerate nel prossimo parere del Cts". Tutti i vaccini sono però "sicuri ed efficaci", ha precisato il ministro.
Ma sulla vaccinazione degli adolescenti che hanno fatto la prima dose con Astrazeneca resta ora il nodo del richiamo cioè la questione di quale immunizzante utilizzare per la seconda dose nei giovani già vaccinati con lo stesso vaccino. Il caso non riguarda la Provincia di Trento, dove nessun adolescente e nessuna persona con meno di 45 anni è mai stato vaccinato.
La discussione è stata innescata dalla morte di Camilla Canepa, la diciottenne di Sestri Levante ricoverata domenica all'ospedale San Martino di Genova con una gravissima trombosi al seno cavernoso e conseguente emorragia cerebrale. Due settimane prima, il 25 maggio, la giovanissima studentessa del liceo tecnologico aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca dopo aver partecipato al primissimo open day che in Liguria ha consentito agli over 18 di chiedere volontariamente di ricevere vaccini a vettore virale, come appunto AstraZeneca.
Dopo l'accesso sabato 5 giugno in ospedale a Genova (il secondo), già domenica 6 giugno Camilla era stata operata dapprima per la rimozione del trombo e poi per ridurre la pressione intracranica. Nei giorni successivi la situazione della giovanissima in rianimazione era però rimasta tragicamente stabile, nella sua gravità, ed era scattato il periodo di osservazione per dichiararne la morte cerebrale. I genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi, cinque i malati che ne beneficeranno da quanto si è appreso. Ad annunciare la morte della ragazza è stata la sindaca Valentina Ghio: "Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere - ha detto -. L'amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa oggi. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla".