Mario Draghi: “Finale degli Europei a Roma? Mi adopererò per non farla dove c'è un alto contagio”
Vertice con la cancelliera a Berlino per il premier. Al centro il dossier migranti, ma anche la questione Covid. Draghi sottolinea come sul nodo immigrazione ci sia l'impegno per un “aiuto reciproco”
BERLINO. Incontro Merkel-Draghi a Berlino. Sul tavolo le prospettive della ripresa post-Covid e il tema dei migranti. Ma irrompe anche il tema degli Europei di calcio e dei rapporti con la Gran Bretagna. “La finale del torneo da Wembley a Roma? Mi adopererò affinché non si faccia in Paesi con alti contagi”, risponde il presidente del Consiglio nella conferenza stampa congiunta.
Sul dossier migranti - ha detto Draghi nella conferenza stampa congiunta al termine del bilaterale - migranti l'impegno "è aiutarsi reciprocamente". "Abbiamo vicinanze di vedute sulla dimensione esterna" del tema, spiega. "L'Italia - ha detto la Merkel - è un Paese di arrivo, noi siamo colpiti dai flussi secondari. Occorre iniziare ad agire dai Paesi di provenienza e su questa gestione siamo completamente d'accordo". "Nelle discussioni che abbiamo avuto ci sono state pochissime divergenze di opinioni ed è una sensazione gradevole", aggiunge.
Io e Mario Draghi - ha detto la Cancelliera parlando di Covid - "siamo entrambi cauti" sulla situazione del Covid, "felici che ci sia un sostanziale miglioramento ma è un progresso fragile. La quota vaccini cresce ma ancora non si può dire che ci stiamo avvicinando all'immunità di gregge" anche perché siamo "esposti alle nuove varianti".
"Il rapporto tra Italia e Germania - ha esordito il premier italiano - è profondo, duraturo e solido. Sono due Paesi fondati sull'europeismo e sull'atlantismo. Le posizioni nei confronti di Usa, Russia, Cina e Nordafrica sono molto molto vicine".