La pandemia fa soffrire l’ingrosso: nel 2020 -3%, ma con picchi del 9,4 durante il lockdown
I dati dall’assemblea provinciale dell’Associazione: «C’è ancora incertezza sul futuro, le nostre ditte sono attendiste»
TRENTO. Nel 2020, il comparto dei grossisti e delle piccole e medie imprese del Trentino ha subito una perdita media del 3%, con un picco raggiunto nel corso del "lockdown" del -9,4%.
Il recupero estivo (+2,0%), dovuto alla ripresa delle vendite, è stato seguito dalla perdita di fine anno, del -3,6%. I dati sono stati riferiti dal presidente Mauro Bonvicin durante l'assemblea generale dell'Associazione dei grossisti e delle piccole e medie imprese del Trentino.
"In termini di fatturato, l'ingrosso rappresenta il 12% (circa 3,5 miliardi di euro), e in termini occupazionali si può stimare che gli occupati siano intorno al 6% di tutti i lavoratori della provincia", ha detto Bonvicin. Il trend del commercio all'ingrosso del 1/o trimestre del 2021 è in rialzo (+3.2%) e i dati occupazionali risultano stabili. "Non nascondiamo alcune criticità, quali l'aumento del prezzo delle materie prime ed il difficile reperimento di macchinari ed attrezzature e beni in generale. Aggiungiamo inoltre l'incertezza riguardo al futuro: le imprese rimangono quindi attendiste sul versante delle assunzioni e degli investimenti futuri", ha concluso Bonvicin.
Alla riunione è intervenuto anche l'assessore provinciale al commercio Roberto Failoni.