«Rimborsopoli» in Regione Lombardia, condanna per Renzo Bossi, e Nicola Minetti patteggia la pena
Si avvia alla fine, in Corte d’Appello, la vicenda dei rimborsi «gonfiati» dei consiglieri del Pirellone: implicate 51 persone in tutto, l’accusa è di peculato
MILANO. L'ex igienista dentale di Silvio Berlusconi nonché ex consigliera regionale lombarda Nicole Minetti, nel processo di secondo grado con al centro la cosiddetta «Rimborsopoli» al Pirellone, ha patteggiato 1 anno e 1 mese in continuazione con i 2 anni e 10 mesi inflitti per il processo Ruby bis. Ad accogliere il patteggiamento proposto è stata la seconda Corte d'Appello di Milano che ha confermato, tra l'altro, la condanna a 2 anni e mezzo per Renzo Bossi, il figlio di Umberto Bossi a cui è stata però revocata la confisca disposta in primo grado.
L'accusa per i 51 imputati è peculato. L’inchiesta verteva sui rimborsi delle spese dei consiglieri regionali.