Elettrodotto della Marzola, no all’interramento, bocciato l’ordine del giorno di Lucia Coppola
Il rammarico della consigliera dei Verdi: «Avevo anche suggerito il modo di trovare i finanziamenti, ma questa nuova linea servirà per la Tav, registro una chiusura totale della giunta
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TRENTO. Il grande elettrodotto della Marzola, con 29 tralicci dal Cimirlo a Pianizza di Villazzano, non sarà interrato. Il Consiglio provinciale infatti ha respinto la proposta della consigliera provinciale Lucia Coppola dei Verdi.
Spiega Coppola: «Oggi, durante la discussione degli ordini del giorno collegati all' assestamento di bilancio, disegno di legge 110, è stato purtroppo bocciato il mio ordine del giorno "Interramento come alternativa allo spostamento della linea elettrica Borgo Valsugana- Lavis”.
Questo Odg faceva seguito ad altre mie prese di posizione e ad una interrogazione che voleva richiamare l' attenzione sull' ambiente, sul paesaggio e sul diritto alla salute di chi lo vive nelle zone interessate dall' elettrodotto.
Ravviso purtroppo a questo proposito una scarsa consapevolezza dell' entità di ciò che si sta concretizzando sul territorio Trentino: la più potente linea elettrica di tutta la regione, con un potenziamento a 380 Kv, destinata a diventare un corridoio energetico attraverso quella che sarà la Galleria di Base del Brennero.
I Comitati "Interriamo l' Elettrodotto e Custodiamo il paesaggio" e le amministrazioni comunali interessate hanno evidenziato mancanze, errori, lacune e incompatibilità dello studio di impatto ambientale commissionato da Terna S.p.A che ha preso l' avvio ben 11 anni fa.
Ricordo che la Valsugana ha ottenuto la certificazione del Turismo Sostenibile che si rinnova annualmente tenendo conto della riduzione degli impatti negativi sull' ambiente e la massimizzazione degli impatti positivi. Chiedevo dunque alla Giunta di farsi promotrice di interlocuzione e azioni concrete di mediazione tra i soggetti interessati. Di riconsiderare il progetto e pensare concretamente ad un interramento. E suggerivo tutti gli strumenti utili ad ottenere i finanziamenti: fondi provinciali, fondi europei, Ricovery Fund, che prevede che il 37% delle risorse attribuire all' Italia siano destinate ad azioni green.
Esprimo profondo dispiacere per questo voto contrario e per la posizione di chiusura che ancora una volta traspare su questo tema così importante» conclude Lucia Coppola.