È morto Gino Strada. Il fondatore di Emergency aveva 73 anni
La sua scomparsa è stata annunciata da fonti vicine alla famiglia. Draghi: la sua una vita sempre dalla parte degli ultimi
E' morto il fondatore di Emergency Gino Strada. Lo si apprende da fonti vicine alla famiglia. Strada aveva 73 anni.
La sua persona resta legata agli scenari di guerra in tutto il mondo, dall’Africa all’Afghanistan. “Noi curiamo tutti senza fare distinzioni”, ripeteva Strada.
Dal 1994 a oggi, Emergency ha operato in 18 Paesi del mondo assicurando cure e interventi chirurgici gratuiti alle vittime delle guerre e della povertà.
"La notizia ci ha colto tutti di sorpresa, lasciateci riprendere dal dolore": è il primo commento della presidente di Emergency Rossella Miccio. Miccio ha annunciato nelle prossime ore una nota dell'organizzazione.
Il presidente del consiglio, Mario Draghi, fa saper di avere appreso "con tristezza" la notizia della scomparsa di Gino Strada e sottolinea: "Ha trascorso la sua vita sempre dalla parte degli ultimi, operando con professionalità, coraggio e umanità nelle zone più difficili del mondo. L'associazione Emergency, fondata insieme alla moglie Teresa, rappresenta il suo lascito morale e professionale. Alla figlia Cecilia, a tutti i suoi cari e ai colleghi di Emergency, le più sentite condoglianze del governo".
"Difendere l'uomo e la sua dignità sempre e dovunque.
Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai. La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta @emergency_on", ha scritto il ministro della Salute Roberto Speranza.
"Gino Strada se n'è andato. Capitava. Ci capitava, in Afghanistan come in Iraq, come in tanti luoghi di guerra, di restare senza parole davanti all'orrore ed alla sofferenza. A volte insieme le cercavamo per denunciare il crimine che è la guerra - scrive Vauro Senesi sui social ricordando l'amico scomparso -. Dovevamo trovarle e le trovavamo. Io invece oggi non ne trovo per dire il dolore che la scomparsa di Gino mi provoca dentro. Non le trovo perché non possiamo più cercarle insieme. Addio caro Gino".
"Da oggi l'Italia è più povera. #GinoStrada", le parole del segretario del Pd Enrico Letta.
"Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano": così il sindaco di Milano Beppe Sala ricorda su Instagram il fondatore di Emergency. "Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai", aggiunge Sala.
"Mentre i talebani avanzano in Afghanistan arriva la triste notizia della morte di Gino Strada. Ha fondato Emergency per curare le ferite e le vittime di tutte le guerre, ha tenuto alto il nome dell'Italia nel mondo - scrive sui social Pietro Grasso (LeU) - e non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà nel nostro Paese e all'estero. Un abbraccio affettuoso e commosso a Cecilia e a tutti coloro che lavorano o fanno volontariato per Emergency".
"Nel suo cuore c'era tutto il bene del mondo. Tutto il bene del mondo…": così Fabio Fazio esprime su twitter il suo cordoglio per la morte di Gino Strada. Alla sua voce si unisce quella di Lapo Elkann: "Sono profondamente dispiaciuto per la scomparsa di Gino Strada. Pace a questo uomo di Pace. Grazie".
"Ci ha lasciato Gino Strada, una gran bella persona, un uomo che ha dedicato la propria vita al prossimo, ai più deboli - scrive su fb la senatrice del M5s Paola Taverna -, alle persone in difficoltà in tutto il mondo. L'opera della sua Emergency continuerà ora anche in suo nome".
"Addio Gino Strada, maestro di umanità". Così su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, pubblicando una foto del fondatore di Emergency impegnato nel prestare le cure a un bambino. L'immagine è accompagnata da una citazione dello stesso Strada: "Se un qualsiasi essere umano sta in questo momento soffrendo, è malato o ha fame ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di una persona è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi".
"Gino Strada, una vita esemplare. Di amore e di lotta. Una grande eredità", ha scritto il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni.
Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, saluta commosso Gino Strada: "Oggi abbiamo perso una persona assolutamente motivata nel fare della sua vita una vera missione nella cura dei più deboli e nel contrasto alle fragilità sociali. Lo spessore del suo impegno umanitario ne ha fatto un personaggio del mondo intero, ma ci piace ricordarlo anche come parte della nostra comunità veneta, colui che ha scelto Venezia come residenza e come sede di alcune importanti attività della sua organizzazione".
Zaia aggiunge: "Ho avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo e incontrarlo più volte. L'ultima volta eravamo già in piena pandemia, non posso dimenticare come lo ho trovato provato e coinvolto emotivamente per quanto il contagio stava producendo sui più deboli e sulle categorie più fragili.
Con lui, la cui organizzazione ha ambulatori medici a Marghera, abbiamo anche avuto modo di mettere in campo alcune iniziative per assicurare corrette possibilità di cura anche agli emarginati".
Gino Strada "lascia un segno nella storia - conclude Zaia - come medico e come modello dell'uomo pronto ad impegnarsi e non risparmiarsi in prima persona per quello in cui crede.
Ricorderemo sempre il lavoro che ha svolto e che proseguirà nell'opera dei tanti professionisti che lo hanno affiancato in questi anni condividendone la missione. Invio a sua figlia e a tutti i familiari i sentimenti di vicinanza e a lui un pensiero".